E’ vero che in vacanza si respira sempre quel senso assoluto di libertà, ma alle teglie di lasagna in spiaggia, ai bambini urlanti, alle canottiere, ai racchettoni, agli schizzi (d’acqua), alle palle di sabbia e a certi outfit da suicidio, la Marchesa Daniela del Secco d’Aragona dice: “No, grazie!” Allora, per evitare di arrivare impreparati, ma soprattutto di farvi riconoscere subito, ecco i consigli (utili) della Regina delle buone maniere che, al grido de: “il bon ton non va in vacanza”, si racconta in un’intervista da screenshottare e da rileggere ogni volta che ne avrete bisogno.
Marchesa: i ben informati dicono che è appena tornata dalla Colombia per un viaggio (televisivo). Non ci vorrà tenere sulle spine, vero?
E chi può dirlo? Chi vivrà, vedrà. Si sa che la Marchesa gira da sempre il mondo. Una volta per piacere e una volta per lavoro.
Questa estate, piuttosto strana, sembra essere partita. Si è già guardata intorno?
Purtroppo sì. Non c’è soluzione e le dirò: non siamo neanche all’ABC. Ogni volta che mi guardo intorno, grido al triplo errore.
Ma in che situazione?
In tutte le situazioni: dal mare, alle feste fino a quando si va a cena fuori. Uno scandalo senza precedenti. Eppure basterebbe tanto poco..
Ma l’apparenza è davvero un dettaglio?
Attraverso il vestiario comunichiamo più di quanto si possa pensare. La scelta di un abito, piuttosto che di un accessorio, comunica molto di noi stessi, ma non dimentichiamoci che l’apparenza, senza l’essere, non va da nessuna parte.
Al mare, un uomo: slip, o boxer?
Assolutamente boxer. Gli slip solo se siete sosia ufficiali di David Gandy, altrimenti niente.
Al mare, una donna: due pezzi, o costume intero?
Davanti ad un bel corpo, dico intero tutta la vita.
E se il corpo non è dei migliori?
Allora che restino pure a casa. Abbiamo un corpo solo e la Marchesa non accetta che venga trattato male. Abbiamo un anno per trattarlo nel migliore dei modi e non si può arrivare, nei mesi estivi, in certe condizioni. Bisogna mangiare sano e allenare sempre sia il corpo, che la mentre. E vi dirò: diffidate da quelle donne che dicono: “anche un bicchiere d’acqua, mi ingrassa”.
Consigli per restare in forma?
Bere come prima cosa, ogni mattina, un bicchiere d’acqua calda con limone e miele. Fare sempre una buona colazione, per pranzo una bella centrifuga di frutta e verdura e, a cena, proteine accompagnate da verdure crude o lesse. No assoluto ad alcolici, a cibi grassi e alle sigarette. Provate per un periodo e poi mi ringrazierete.
Sopra: canotta o t-shirt?
Le canotte non credo che vengano ancora fatte. O sbaglio? Le t-shirt, non le voglio sentire neanche nominare. Al mare si scende in camicia. Una camicia sportiva, a righe, possibilmente con dei bei taschini e con polsi girati per evidenziare un orologio. Non necessariamente un orologio importante, per il mare va bene anche uno Swatch.
In spiaggia: infradito, ciabattone bianco e nero o mocassino?
Le infradito non esistono, mentre le ciabatte del quale mi sta parlando, non so neanche immaginarmele. Al mare si va con una bella scarpa da barca, rigorosamente senza calza.
Al mare: profumo sì, o profumo no?
Al mare il profumo è concesso solo se senza alcool. Diamo il via libera a quelle leggere profumazioni agrumate che mettono anche di buon umore.
Sotto al sole: olio abbronzante aromatizzato al cocco, o crema protettiva?
La crema protettiva, sempre e comunque. Mai scendere sotto alla protezione SPF50+. L’olio abbronzante aromatizzato al cocco, lasciatelo negli scaffali delle profumerie. Ve ne prego. Dico si ad un po’ di colore, ma non esagerate.
Intrattenersi in spiaggia con la mercanzia dei “vucumprà”: in o out?
Come discorso antropologico direi che potrebbe essere anche interessante, non trova? Due chiacchiere con loro sono sempre così piacevoli. Nonostante la fatica del loro lavoro che li vuole, tutti i giorni, sotto al sole, sono sempre sorridenti e positivi. Spesso non accettano offerte, allora, se possibile, comprate qualcosa della loro mercanzia e magari, se proprio non vi piace, regalatela al vostro vicino d’ombrellone. E’ un periodo brutto quello che stiamo vivendo e nel nostro piccolo dobbiamo contribuire, tutti quanti, a portare un po’ di pace. Non dimentichiamoci mai di chi è meno fortunato di noi.
Fa più chic: andare al mare o in piscina?
Al mare. La piscina, al massimo, solo se privata. Tutto il resto: hotel, centri sportivi e condomini, non m’interessano.
E’ l’ora dell’aperitivo: come ci si deve vestire?
Per essere veramente chic ed eleganti bisogna indossare del bianco. Quindi direi sì ad una bella camicia bianca, di lino, con un bel pantalone blu o colorato, dal taglio sartoriale e una bella cintura, se possibile di Hermes. Mai, e ripeto mai, i bermuda. Per darvi un’idea di eleganza, fatevi un giro a Capri, in via Camerelle e il gioco è fatto.
Se lui è più intento a guardare il display del suo cellulare, che il resto dei commensali, come posso catturare la sua attenzione?
Mi creda: eviti, a priori, di catturare la sua attenzione. Ricordi sempre che gli uomini non migliorano, semmai peggiorano. Il cellulare, a tavola, è la più grande mancanza di stile che si possa avere. Il cellulare lo possono portare, nei taschini, solo due categorie ben precise: i medici e gli avvocati penalisti.
Piuttosto, cosa pensa di tutti questi uomini così social dipendenti?
Non li capisco. Defenestrateli quanto prima.
E di tutti quelli che usano Grindr o Tinder per socializzare?
Non mi piacciono e le dirò di più: mi fanno anche una certa paura. Ci sono tante persone con doppie personalità in circolazione e bisogna guardarsene bene.
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