Come riporta il New York Times, Facebook ha avviato una collaborazione con la Hillsong Church di Los Angeles, la quale ha contattato la società di Mark Zuckemberg per scoprire “quale potrebbe essere il futuro della chiesa su Facebook”, viste le difficoltà legate allo svolgimento dei servizi di culto durante la pandemia da Covid-19.
Il pastore Sam Collier afferma sul NY Times: “Ci stanno insegnando e noi stiamo insegnando loro”. In pratica, Facebook vuole sperimentare con la Hillsong Church il modo in cui le istituzioni religiose possono offrire i loro servizi. Attraverso degli incontri su base settimanale con i rappresentanti di Facebook, la Hillsong ha annunciato che i servizi saranno trasmessi esclusivamente sul social network.
La Hillsong Church ha probabilmente il record più famigerato per quanto riguarda le discriminazioni LGBTQ+ e l’omofobia. Secondo un rapporto di The Daily Beast del 2017, hanno inviato per anni i fedeli LGBTQ+ verso terapie di conversione e, attualmente, seppur le segnalazioni sugli inviti alle terapie di conversione siano cessate, la chiesa non supporta pienamente gli orientamenti sessuali e le identità differenti dall’eterosessualità e dal binarismo di genere.
“Hillsong Church accoglie TUTTE le persone ma non afferma tutti gli stili di vita“, ha scritto il fondatore Brian Houston in un post del 2015 attualmente disponibile sul sito web della chiesa. “In parole povere, non affermiamo uno stile di vita gay e per questo motivo non abbiamo consapevolmente persone gay attive in posizioni di leadership, pagate o non retribuite“.
Una società che si dice a favore dei diritti LGBTQ+, come abbiamo scritto in un nostro recente articolo, deve impegnarsi in ogni mercato dove essa opera. La comunità LGBTQ+ richiede un impegno costante e importante da parte delle aziende, come in questo caso Facebook, il che non vuol dire mettere la propria crescita avanti rispetto alla dignità e alla sicurezza delle persone.
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