In Federico Boni convivono diverse anime, ma tutte accomunate da una frenetica attività alla tastiera di un portatile.
Inventore, quantomeno nel nostro Paese, del filone “blog pop gossipparo” poi imitato da molti altri (ma senza quell’ironia tagliente e squisitamente romana che lo contraddistingue); critico cinematografico e di serie tv pressochè onnisciente; giornalista impegnato per i diritti e sempre sul pezzo, con un timing pazzesco sulla notizia. Ed ora scrittore del divertentissimo SOMARE, il suo romanzo d’esordio (casa editrice SEM, in tutte le librerie e su Amazon n.d.r.).
Prima di tutto Federico una domanda che non posso non farti: caporedattore di GAY.IT, blogger con lo storico Spetteguless, redattore di Blogo.it: ma dove cavolo hai trovato il tempo per scrivere anche il tuo primo romanzo?
Domanda più che pertinente. Ho attinto dai fine settimana dell’ultimo anno, perché Somare mi ha portato via 12 mesi. Se non avessi avuto tutto questo tempo a disposizione, non ce l’avrei mai fatta. Ho passato diverse domeniche davanti al pc, con lunghi periodi di ‘blocco’, settimane di nulla. E’ stato inatteso e impegnativo, ma appagante.
Sei stato probabilmente il primo, con Spetteguless, a lanciare l’imitatissimo genere del blog gossip/trash/lgbt, quindi possiamo definirti uno dei primi influencer – quando ancora questa parola non esisteva. Quanta “rete” c’è nel tuo primo romanzo?
Il protagonista è un po’ il mio alter-ego, e non a caso si chiama Andrea Bonfanti, nome ‘d’arte’ che da bambino sognavo di avere. Inspiegabilmente. Il web è presente perché il protagonista è un giornalista nato blogger, come il sottoscritto nel lontanissimo 2005, quando nacque Spetteguless.it, ma qui si fermano le analogie. Somare è una comedy etero-friendly, come mi piace definirla, centrata sul quotidiano, sulla vita reale di quattro amici indivisibili, costretti a dover superare le forche caudine dell’amore 2.0, tutto app e sesso mordi-e-fuggi, del lavoro precario, dell’accettazione di sè”.
Il titolo da dove viene? Cosa significa?
Posso soltanto dire che ha una doppia valenza, un duplice significato. Alla ‘leggerezza’ comportamentale dei protagonisti si lega una seconda realtà, che solo attraverso la lettura verrà sviscerata. Lo spoiler rovinerebbe la sorpresa.
[continua dopo la foto]
Venendo all’intreccio di Somare: raccontaci la trama per sommi capi
Somare nasce con un obiettivo specifico, ovvero provare a raccontare la comunità LGBT con occhi differenti dal solito. Dissacranti, ironici. Spesso e volentieri quando si parla di gay, tanto in tv quanto al cinema o in libreria, il dramma è sempre dietro l’angolo. Vero è che omofobia e discriminazione fanno parte delle nostre vite, ma c’è anche tanto altro nel nostro quotidiano che puntualmente viene taciuto. Ed è esattamente quel che ho provato a realizzare. Una commedia orgogliosamente gaia in cui i suoi protagonisti vivono la propria omosessualità con serenità, per non dire felicità, dovendo però affrontare tutti quegli ostacoli che puntualmente si presentano ad ognuno di noi, in ambito sentimentale e non solo. Il romanzo ha origine la notte di capodanno del 2019 e si conclude l’8 giugno del 2019, nel corso del Roma Pride. Nel mezzo 6 mesi in 7 capitoli, in cui i 4 protagonisti, tre gay e una ragazza eterosessuale, dovranno affrontare inattese complicazioni, grandi o piccine che siano, maturando immancabilmente. Chiamiamolo pure un irriverente viaggio dell’eroe vogleriano in salsa finocchia.
E’ una storia autobiografica, realistica o totalmente inventata?
E’ solo in parte autobiografica, e per questo posso definirla decisamente realistica. Un buon 70% di quel che capita ai protagonisti, anche le situazioni più surreali e incredibili, è davvero accaduta. Per quanto assurde, spesso proprio al sottoscritto. Ho attinto dalle mie esperienze e dalla mia stretta cerchia di amici, romanzando immancabilmente sottotrame e avvenimenti. Ma c’è tanto di mio. Forse anche troppo. Non a caso mia madre, sconvolta dopo la lettura, ha chiesto informazioni dettagliati su alcuni punti specifici. Ma valle a spiegare cosa sia vero e cosa falso…
Come vivono i personaggi di Somare la loro omosessualità? Quanto realistica la loro condizione nell’italia di oggi?
La vivono con assoluta serenità. Due di loro sono candidamente dichiarati in famiglia, mentre Michelangelo, finanziere, non ha ancora avuto il coraggio di gettare la maschera. Ma il coming out, così potente e influente nella vita di tutti noi, avrà uno spazio interamente dedicato, per rimarcarne l’importanza, ancora oggi, nel 2019, a differenza di quanto si creda. Somare è letteralmente ambientato ai giorni nostri, e non a caso abbonda in citazioni meta-televisive e cinematografiche degli ultimi mesi, con una realtà che non posso definire universale, ma sicuramente vicina al mio vissuto, alla mia Roma. Ho abbracciato alcuni stereotipi, spesso visti con fastidio, e li ho volutamente cavalcati, senza mai prenderli e prenderci troppo sul serio.
La scena gay romana è balzata alle cronache anche per fenomeni deteriori, quando non per crimini. Come hai vissuto questi eventi, e la tua storia ha dei rimandi a questi episodi?
No, tra i tanti temi trattati in Somare l’omofobia è rimasta ai margini. Non perché non sia importante rimarcarne la pericolosità, anzi, ma molto semplicemente perché volevo soffermarmi sui tanti altri aspetti che riguardano le vite di tutti noi omosessuali. Spesso anche banali, come le preoccupazioni in ambito lavorativo, e di fatto indistinguibili dalle complicazioni che coinvolgono gli eterosessuali. Perché quando la vita vuole essere stronza, non c’è orientamento sessuale che tenga.
Quali sono i prossimi appuntamenti per promuovere il libro?
Siamo ancora in pieno work-in-progress.
Ma posso dire che domenica 2 giugno alle 19, a Largo Venue, a Roma, presenterò il libro nel pieno della Gay Croisette, evento targato Mario Mieli in vista del Pride dell’8 giugno.
Giovedì 6 giugno alle 18 sarò invece a Milano, in via Cadore 33 nella sede della casa editrice SEM
Ci sarà poi un altro evento romano e un altro appuntamento milanese, sempre nel mese di giugno, mentre il 2 agosto sarò al Padova Pride Village. Nel mezzo, date ancora in costruzione!.
Gay.it è anche su Whatsapp. Clicca qui per unirti alla community ed essere sempre aggiornato.