PISA – Ancora onde gay nel mondo dell’emittenza radiofonica. Nasce un nuovo programma che ha molti debiti con il mondo dell’omosessualità. Si chiama Fizz Show, è ideato e condotto da Alessandro Fizzotti e ha come ospiti fissi due nomi noti di Gay.it: il caporedattore Giulio Maria Corbelli e il critico cinematografico Roberto Schinardi.
Il Fizz Show è un grande contenitore in cui è possibile trovare davvero di tutto: dalla rubrica frociarola alle ricette di cucina, dal consiglio del sessuologo al collegamento con Città del Vaticano (niente paura, è tutto finto…). Insomma Alessandro Fizzotti ne ha fatto la sua creatura prediletta, in cui poter affrontare mille argomenti con un unico imperativo: leggerezza e coinvolgimento. Da ascoltare sulla propria locale preferita: il Fizz Show, infatti, è trasmesso da decine di emittenti in tutta la penisola (per individuare la frequenza città per città, basta visitare il sito www.fizzshow.com) e anche su internet ogni lunedì e mercoledì alle 21, cliccando qui.
«Sono enormemente sorpreso dal riscontro che mi sta dando il Fizz Show – dice Alessandro a Gay.it – Abbiamo già raggiunto moltissime regioni, e soprattutto il sud. E già cominciano ad arrivare i primi feedback, tutti molto positivi. Certo l’obiettivo è quello di arrivare al nazionale, ma se continuiamo così, ce la faremo».
Come è strutturato il Fizz Show? Immaginate un salotto radiofonico al quale in ogni puntata, della durata di quasi due ore, si alternano una decina di ospiti per affrontare gli argomenti più disparati. Molti di questi sono ospiti fissi, come Giulio Maria Corbelli che interviene con la sua rubrica “Occhio finocchio” per parlare di gay e lesbiche o Roberto Schinardi che cura le recensioni cinematografiche. Ci sono poi un sessuologo, Antonio Artegiani, la direttrice di Vogue Gioiello e Vogue Pelle Marina Bigi per parlare di shopping, la copywriter Giovanna Bassetti che analizza il mondo della pubblicità e le ricette di Marina Malvezzi di mangiarebene.com.
Oltre a questi, nuove voci si uniscono di puntata in puntata per parlare delle notizie del giorno o di tematiche di interesse generale. Ma sicuramente ciò che più sorprende è la presenza gay all’interno della trasmissione. «Mi è sembrato naturale scegliere di creare una rubrica “finocchia” – dice Ale – In fin dei conti è il tema del momento, si parla di gay dappertutto. In questo momento è addirittura impossibile non avere a che fare con i gay. Noi però vorremmo cercare di far capire l’omosessualità superando i tanti travisamenti che spesso vengono perpetrati dai media. Ancora oggi purtroppo la maggior parte dei gay non è tranquilla con se stessa, ha difficoltà a considerare la propria omosessualità senza difficoltà».
Ma chi è Alessandro Fizzotti? Trent’anni, origini piemontesi ma trapiantato a Milano, Ale è capitato alla radio per caso. «Facevo l’arbitro di calcio e una volta mi hanno chiesto una intervista radiofonica. Il direttore è rimasto così colpito dalla mia voce che mi ha proposto di condurre un programma e così ho cominciato. Poi ho lavorato anche nel campo della pubblicità facendo spot per la Play Station 2 e altre marche, una volta addirittura per una ditta di sanitari!». Ora il Fizzotti ha aperto una sua agenzia di pubblicità ma non ha abbandonato la vecchia passione per la radio: «La cosa bella è che la radio arriva subito, non ha bisogno di condimenti come le immagini, bastano due voci per fare arrivare l’emozione».
Uno dei risultati più importanti che ha raggiunto il Fizz Show è di parlare di omosessualità al sud: «La maggior parte delle radio che trasmettono il programma sono del meridione e questo è molto importante; siamo riusciti a portare questi temi in maniera brillante anche in posti in cui in genere sono vissuti con angoscia».
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di Alessandro Federici
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