Massimo Romeo Piparo riporta in scena a teatro “Tootsie“, dopo i successi degli ultimi mesi targati “Matilda”, “Cats”, “Billy Elliot” e “Jesus Christ Superstar” con Lorenzo Licitra e Angunn.
Tratto dal cult assoluto del 1982 con Dustin Hoffman, regia Sidney Pollack, con musica e testi del vincitore del Tony Award David Yazbek (già autore di un altro grande successo come “The Full Monty”), “Tootsie” è classificato nella lista stilata dall’American Film Institute come una delle migliori commedie di tutti i tempi e acclamato come “Il nuovo Musical più divertente di Broadway!” (The New York Post). “Tootsie” ha ricevuto 11 nomination ai Tony Award, tra cui quello per il miglior Musical e la migliore colonna sonora originale. In Italia lo spettacolo, prodotto da PeepArrow Entertainment in collaborazione con il Teatro Sistina, sarà interpretato da Paolo Conticini, già protagonista musical teatrali come “Mamma Mia!” e “The Full Monty”. Al suo fianco Enzo Iacchetti, che torna al Musical dopo il grande successo personale ottenuto nei panni di Zazà ne “Il Vizietto”.
“Tootsie” racconta la storia di Michael Dorsey (Paolo Conticini), un bravo attore con un particolare talento: quello di non riuscire a mantenere un lavoro. Avvilito e disoccupato, Michael decide di fare un ultimo, disperato tentativo per realizzare i suoi sogni: si presenta a un provino per un Musical su Giulietta e Romeo travestito da attrice con il nome di Dorothy Michaels e, dopo un’ottima performance, lo vince. In una fulminea ascesa verso la celebrità di Broadway, Michael (travestito da Dorothy) diventa presto un’attrice amatissima dal pubblico. Non passa molto tempo prima che il suo amico e coinquilino Jeff (Enzo Iacchetti), sagace e navigato scrittore che per sopravvivere gestisce un ristorante, lo metta di fronte alla realtà facendogli realizzare che mantenere quel successo “di attrice” sarà molto più difficile di quanto si possa aspettare.
Con il suo ritmo serrato e una colonna sonora di tutto rispetto, “Tootsie” si presenta come una commedia brillante che si prende gioco del mondo dello showbusiness, con le sue dinamiche distorte in cui “merito” e “scorciatoia” spesso si confondono. La storia di Michael offre inoltre l’occasione per fermarsi a riflettere su temi importanti, come l’amore e il rapporto tra i generi, l’identità e il ruolo della donna nella società, la genialità e il coraggio di rischiare per guadagnarsi un’opportunità per emergere. Celeberrima la frase finale che il camaleontico Dustin Hoffman rivolge alla sua amata nel disperato tentativo di “giustificare” il suo scambio di identità: “Sono stato un uomo migliore da ‘donna’, di quanto lo sia stato da ‘uomo'”.
Nel 1983 candidato a 10 premi Oscar, uno dei quali vinto da Jessica Lange come miglior attrice non protagonista, Tootsie è stato scelto nel 1998 per la conservazione al National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti, attestandosi al 69° posto dei migliori 100 film statunitensi secondo la classifica dell’American Film Institute e al 2° posto nella classifica delle migliori 100 commedie americane di tutti i tempi.
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