ROMA – Arrivederci Will & Grace. L’ultimo episodio della prima serie televisiva a tematica gay trasmessa in prima serata dalla tv italiana, va in onda stasera su Italia 1. Ma non lasciatevi prendere dal panico: a partire dal 1° ottobre, Fox, l’emittente della piattaforma Sky dedicata ai serials, manderà in onda le dieci puntate della quinta serie, quella che in America ha riscosso più successo di C.S.I. (il nostro E.R.).
In questi mesi, la scelta di Mediaset di ospitare in prima serata su Italia 1 la serie creata da David Kohan e da Max Mutchnick e vincitrice di decine di Awards, è stata premiata da un discreto successo d’ascolto. La popolazione gay ha dimostrato di gradire, stando anche a quanto emerge dal forum dei lettori di Gay.it. Ora Mediaset e Sky, o – sarebbe meglio dire – Italia 1 e Fox, si passano il testimone di “emittente vincitrice della partita dei palinsesti”: dal 1° al 29 ottobre potremo seguire le ultime avventure dei quattro amici newyorkesi ogni mercoledì alle 22, due episodi ogni sera. «Will & Grace è uno dei fiori all’occhiello di FOX – afferma Fabrizio Salini, direttore della programmazione – e rappresenta un tipo di sitcom che rompe gli schemi consueti proponendo un modello di famiglia allargata attualissimo e sempre più diffuso. Finalmente si ride in un contesto diverso dai gruppi sociali e affettivi fino ad oggi solitamente proposti».
Mentre Will & Grace cambia collocazione, non sembra che sia annunciata nessun’altra grossa novità nei palinsesti invernali, annunciati come sempre in questo mese di settembre. Noi di Gay.it abbiamo provato a chiedere alle redazioni di Rai, Mediaset, Sky, MTV e La7 se nel prossimo autunno-inverno sono previsti programmi che trattano argomenti gay o lesbo, e in linea di massima le redazioni si sono dimostrate ben contente della nostra “inchiesta”, ma la risposta più o meno omogenea è stata “può darsi pure che ci sarà qualche approfondimento, ma di certo non è nella nostra programmazione” (questa è stata la risposta dataci dall’ufficio stampa di ^SLa7^s, che però ha detto che forse L’infedele di Gad Lerner potrebbe trattarne).
Alla ^SRAI^s sembra che si navighi nel buio più completo in merito a programmi di argomenti GLBT, dal momento che “come linea di fondo non abbiamo previsto nulla. Solo forse all’interno dei contenitori di approfondimento ci sarà qualcosa, ma a seconda di quello che succede in giro”. Insomma, se il “gay” farà notizia allora varrà la pena di prenderlo in considerazione…
^SMTV^s sta preparando un’ulteriore edizione di Loveline, condotta da Camila e con la partecipazione del dott. Marco Rossi, specialista in psichiatria e sessuologo. Sul sito del programma si è invitati a porre delle domande in merito all’omosessualità: “Hai dubbi, problemi o paure riguardanti l’omosessualità? Non riesci a comprendere il significato di alcune tue fantasie o sogni omosessuali? La tua omosessualità e’ fonte di problemi?”. Inoltre c’è la serie televisiva SEX 2K che si addentra nel mondo del sesso, per esplorarne le tendenze e le “mode”: ragazze che seducono ragazze, abiti in pelliccia come nuovo trend di seduzione, il sesso vissuto come ricca fonte di guadagno, il mondo del sesso in rete. Un viaggio virtuale tra le fantasie sessuali dei giovani d’oggi, forse un po’ più comuni di quanto si immagini… E di certo con un’alta presenza dell’omosessualità.
A ^SMediaset^s, che come abbiamo visto, perde il programma di punta Will & Grace, non sono previsti altri programmi che riguardino il mondo GLBT. Anche se ci hanno assicurato che Lucignolo, il format di approfondimento di Studio Aperto, non si lascerà sfuggire ogni occasione possibile per poter tattare argomenti gay.
^SGay.tv^s e ^SSky^s camminano insieme, potremmo dire. “The Italian way to be gay”, come afferma una pubblicità di Gay.tv, entra a far parte della sezione 800 di Sky, che raggruppa le emittenti free nella neonata piattaforma satellitare (tramite il decoder per chi aveva Tele+ e quindi un GoldBox Gay.TV è al canale 810, per chi aveva Stream e quindi un ItalTel, Gay.tv la si trova scorrendo i canali appena risintonizzati). Si conferma dunque il successo di Gay.tv, che in un solo anno di trasmissioni ha raddoppiato i suoi ascolti raggiungendo picchi quotidiani di 500 mila spettatori. Un pubblico, sottolinea il canale, fatto non solo di omosessuali. Secondo una recente ricerca sul target di Gay.tv, infatti, il 42% degli spettatori è eterosessuale.
Di certo ci si sarebbe aspettato di più. Quello che fa riflettere è che il mondo GLBT per la maggior parte delle emittenti tv viene considerato un “problema” o un argomento da gossip da trattare solo all’interno di alcuni format. E sappiamo bene come il mondo della TV, invece, possa aiutare a superare pregiudizi e paure. Non nascondiamo un po’ di delusione nel constatare, invece, che il mondo GLBT abbia “l’onore” di essere considerato dalle emittenti televisive, solo quando accadono episodi di cronaca – sovente spiacevoli -. E di certo così la TV non aiuta a superare l’omofobia, ma forse la fomenta.
di G. M. Corbelli e R. Russo
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