La scuola è appena ricominciata ed è proprio dalla scuola che circa 200 associazioni hanno scelto di partire per diffondere la cultura delle differenze e dell’inclusione. L’appuntamento è per il 20 e 21 settembre a Roma dove “Educare alle differenze” vedrà confrontarsi associazioni, scuole, case delle donne, spazi sociali e centri antiviolenza provenienti da tutto il territorio nazionale, tra cui diverse realtà lgbt.
Decine di appuntamenti preparatori autoconvocati, in diverse città italiane hanno preceduto la due giorni romana in cui insegnanti, attivisti, genitori e tutti coloro che sono interessati ai temi della scuola e della diversità potranno conoscersi, condividere e costruire. Preceduto da un’assemblea plearia prevista per le 11.00, l’appuntamento si svolgerà poi in sette tavoli di lavoro tematici con oltre cento interventi previsti da tutta Italia, per concludersi poi domenica con una nuova assemblea che farà il punto di quello che è emerso nelle discussioni dei tavoli, tra progetti, proposte didattiche e percorsi educativi “per superare la frammentarietà e dare una risposta collettiva agli attacchi di forze conservatrici e istituzioni poco lungimiranti”, come si legge in una nota diffusa dagli organizzatori. Due giorni per parlare di come valorizzare le differenze , la pluralità dei modelli familiari, di come contrastare gli stereotipi di genere, prevenire il bullismo, l’omofobia, la transfobia e la violenza maschile contro le donne. Perché la scuola, il luogo in cui si formano i cittadini di domani, deve essere uno “spazio in cui coltivare rispetto, libertà e senso critico”.
A lanciare la sfida la scorsa primavera, attraverso una chiamata nazionale, sono state tre associazioni, Scosse, Stonewall GLBT e Il Progetto Alice, impegnate a Roma, Siracusa e Bologna nella promozione dell’educazione alle differenze. L’appuntamento, dunque, è alla Scuola Di Donato di Roma, storica realtà multietnica nel quartiere Esquilino. Tutte le informazioni per partecipare e il programma completo si trovano a questo link .
E all’evento ha dato la sua adesione anche Amnesty International che proprio in questi giorni ha lanciato il suo progetto “Scuole attive contro l’omofobia e la transfobia” che “si rivolge alle scuole secondarie di secondo grado e vuole essere un luogo in cui studenti e professori di istituti diversi si incontrano per scambiarsi idee, proposte e azioni per migliorare il proprio ambiente scolastico e renderlo rispettoso dei diritti umani e libero da ogni forma di discriminazione e violenza”.
“L’Italia deve rispettare e riconoscere i diritti fondamentali delle persone e delle famiglie Lgbti e condannare ogni forma di discriminazione e violenza” si legge sul “Diritti Lgbti, diritti umani” , rivolta ai docenti con spunti, idee e percorsi didattici per affrontare in classe i temi legati ai diritti umani delle persone Lgbti”. Un’iniziativa che Amnesty ha voluto lanciare in concomitanza al 25° anniversario della convenzione Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza che, come ha spiegato a Repubblica Gianni Rufini, direttore generale di Amnesty International Italia, ” ha riconosciuto ai minori per la prima volta il diritto di partecipare alle scelte che le riguardano, in grado di esprimere idee proprie e prendere decisioni”.
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