Il mondo ha ieri perso una delle più grandi attiviste per i diritti della comunità LGBTQIA+ con la morte di Georgina Beyer, a 65 anni, prima persona transgender ad essere eletta in parlamento.
Tra il dolore e il cordoglio per la sua prematura dipartita, c’è anche spazio per ricordare l’importanza di una figura che ha fatto la storia della comunità LGBTQIA+ non solo in Nuova Zelanda, ma in tutto il mondo.
Georgina Beyer ha portato al parlamento neozelandese un background inusuale: prima sex worker poi drag queen di successo, attrice e infine l’ascesa politica, culminata nella sua elezione al parlamento nazionale nel 1999 come membro del Partito Laburista.
In precedenza, Georgina aveva lavorato come sindaco della città di Carterton, sulla costa nord dell’isola. Molto rispettata sia in patria che all’estero, è stata un’attivista instancabile per la comunità LGBTQIA+.
Nel 2020 è stata nominata Membro dell’Ordine del Merito della Nuova Zelanda dalla regina Elisabetta II, grazie alla sua determinazione nella lotta per la legalizzazione dei matrimoni tra persone dello stesso sesso e la decriminalizzazione della prostituzione:
“Sostengo questa legge per tutte le sex workers che ho conosciuto e che sono morte prima dei 20 anni a causa dell’indifferenza e dell’ipocrisia di una società che non gli ha mai dato la possibilità di redimersi, qualunque siano state le circostanze che le hanno portate a lavorare in quel settore.”
Di discendenza Maori, Georgina Beyer esprimeva la quint’essenza della diversità culturale in Nuova Zelanda. La sua personalità unica e il suo coraggio l’hanno accompagnata fino alla fine, anche nella lotta contro il gravissimo male che la affliggeva da diversi anni.
Le era stata diagnosticata infatti una grave insufficienza renale in stadio terminale. Georgina era riuscita a ottenere un trapianto di rene nel 2017. Tuttavia, l’intervento non era servito, e la sua salute era ulteriormente peggiorata. Si è spenta nelle scorse ore in clinica, circondata dalla sua famiglia e dai suoi amici.
Il primo ministro Chris Hipkins ha espresso le sue condoglianze:
“Penso sicuramente che Georgina abbia spianato la strada a tantissime fasce marginalizzate nel nostro paese” ha detto. “Il suo impegno per i diritti della comunità LGBTQIA+ e il suo contributo alla società neozelandese non saranno mai dimenticati.”
Georgina Beyer ha lasciato un’eredità duratura, non solo in patria ma in tutto il mondo, come attivista, politica e leader della comunità LGBTQIA+. Il suo coraggio, la sua determinazione e il suo impegno saranno sempre un faro per tutti coloro che lottano per la giustizia e l’uguaglianza.
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