In Giamaica l’omosessualità maschile è ancora considerata illegale, con pene che raggiungono i 10 anni di lavori forzati.
Le leggi sono descritte dall’Atto sui Delitti della Persona, articoli 76, 77, 78, 79: Chiunque sia condannato all”abominevole crimine di sodomia (rapporto anale)‘ commesso sia con gli esseri umani che con un qualsiasi animale, è punibile con l’imprigionamento. Lo stesso vale per chiunque tenti di commettere il suddetto ‘abominevole crimine’, o sia colpevole di un qualsivoglia assalto con l’intento di commettere lo stesso, o di un qualsivoglia ‘assalto indecente’ su una qualsiasi persona maschile. Sì specifica poi che ogni persona maschile, in pubblico o in privato, che commette, o fa parte di un gruppo che commette, o che procuri o tenti di procurare la commissione di una qualsiasi persona maschile, di un ‘atto di grande indecenza’ con un’altra persona maschile sarà colpevole di un delitto e punibile con l’imprigionamento ai lavori forzati.
Premesse fondamentali per arrivare a quella che è una delle notizie del giorno. Andrew Holness, premier giamaicano dal 2016, si è infatti opposto al bando governativo più o meno ufficiale nei confronti delle persone omosessuali. Nessun gay dichiarato, fino ad oggi, ha mai preso parte al Governo. A domanda precisa se mai dovesse vietare l’ingresso ad un omosessuale nel suo staff, il primo ministro è stato chiaro: ‘assolutamente no‘.
“In primo luogo non sono affari miei, non rientra nel mio interesse. Qualunque sia la mia discrezione nell’assunzione politica, la sessualità o l’orientamento sessuale di una persona non sono certamente tra i criteri presi in esame. Penso che la Giamaica dovrebbe trovare la propria soluzione al problema dell’omofobia. La cultura si sta evolvendo. Le persone si stanno evolvendo. Anche nella chiesa, che 10 anni fa aveva una posizione unitaria [contro l’omosessualità], ora ci sono diverse posizioni sulla questione“.
Intervenuto alla riunione australiana dei capi di governo del Commonwealth, Andrew Holness ha ribadito che la Giamaica non ha paura di affrontare l’argomento LGBT.
“La verità è che in passato c’era una visione molto conservatrice su questi argomenti”. “La Giamaica fa parte della cultura occidentale. Siamo generalmente orientati alla libertà; siamo molto ben collegati nel mondo. La Giamaica sta attraversando un processo, proprio come 50 anni fa ha fatto l’Europa e altri Paesi più recentemente“.
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