Hakubun Shimomura, ex ministro dell’istruzione del governo giapponese, ha proposto l’idea di riformare la costituzione del Paese al fine di legalizzare il matrimonio tra persone dello stesso sesso.
Hakuban ne ha parlato direttamente in diretta tv: “È importante procedere al dibattito senza alcun tabù, inclusa l’idea che un uomo possa sposare un uomo e una donna possa sposare una donna“. La maggior parte dei cittadini giapponesi di età compresa tra 20 e 50 anni, comprese la maggior parte delle donne eterosessuali sposate, sostengono il matrimonio tra persone dello stesso sesso. Peccato che altri membri del partito di Shimomura abbiano espresso pubblico scontento.
Keiji Furuya, ex ministro, ha infatti attaccato: “Non si dovrebbero fare commenti tanto leggeri, come riformare la costituzione per riconoscere il matrimonio tra persone dello stesso sesso“. Anche Kanako Otsuji, attivista LGBT, si è detta perplessa, perché a suo dire la costituzione giapponese non proibirebbe esplicitamente il matrimonio egualitario.
“Penso che l’obiettivo sia quello di scuotere l’opposizione”, ha detto la Otsuji a Reuters, facendo riferimento a una proposta di legge sull’uguaglianza matrimoniale proposta dal suo partito nel giugno scorso. “Se sono d’accordo con il matrimonio omosessuale, dovrebbero essere d’accordo con il nostro disegno di legge“.
Il dibattito sull’argomento ha comunque preso forma anche in Giappone. Una prima vittoria, comunque la si voglia vedere, rispetto alla totale indifferenza italiana, dove l’argomento, una volta ottenute le unioni civili, è stato semplicemente sepolto.
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