La Posta ad Immanuel Casto
Ciao Immanuel,
ti scrivo per parlarti di un’esperienza personale avvenuta la settimana scorsa e che mi ha veramente scosso.
Da circa un mese e mezzo mi frequento con un ragazzo conosciuto su un’app di incontri. Non c’è ancora stato alcun approccio fisico, né baci né niente. Il dubbio l’ho cominciato ad avere durante la terza uscita: siamo andati al Giardino degli Aranci a Roma, che è un posto molto romantico, e addirittura lì non è successo nulla!
La quarta uscita lui è venuto a cena a casa mia. Chiacchierando si sono fatte le 23 e di comune accordo abbiamo stabilito che rimanesse a dormire da me. Dentro la mia testa mi stavo preparando finalmente a qualcosa di fisico tra noi… ma si continua a chiacchierare e non succede nulla e decidiamo di metterci nel letto. Anche lì si continua a chiacchierare. A quel punto mi faccio coraggio: gli chiedo se lo attraggo fisicamente. Lui risponde che è rimasto spiazzato dalla mia conoscenza, perché si aspettava con queste app solo di trombare e invece con me sta veramente bene. Riassumendo, c’è feeling mentale, ma non capisce se è attratto fisicamente o meno; dice che è confuso e che ha dei blocchi…
Io gli ho detto che deve fare pace col cervello e capire cosa vuole dalla vita. Mi ha chiesto di rivederci perché dice che la voglia di rivedermi è maggiore rispetto alla paura che possa ricapitare una cosa come quella successa l’ultima volta.
Ho paura sia gay e che non voglia accettarlo e mi stia usando per capire cosa prova, oppure potrebbe avere delle disfunzioni fisiche di cui si vergogna a parlarmi, oppure semplicemente davvero non lo attraggo fisicamente. Cosa mi consigli di fare? Come comportarmi?
– Anonima
La risposta di Immanuel Casto
Cara Shannon (non è il tuo vero nome, ma – come da richiesta – tutelo così la tua privacy), comprendo bene i tuoi tormenti di upupa in amore.
Se non fosse per alcuni dettagli che analizzo a seguire, proporrei l’applicazione del rasoio di Casto: non ipotizzare traumi, complessi e disfunzioni per comprendere un rifiuto, quando può essere semplicemente spiegato con l’assenza di attrazione fisica.
Il più delle volte (specie tra giovani) i due di picche sono motivati dal fatto che non gli piaci, o comunque non lo ecciti.
Ma – come anticipato – qui ci sono elementi che mettono in dubbio l’applicazione del rasoio. Se davvero non ci fosse interesse e non avesse il coraggio di dirtelo, accamperebbe le solite scuse: sto ancora pensando alla mia ex, è un momento difficile, ho paura di ferirti e via dicendo. Ma soprattutto non insisterebbe per rivederti!
Inoltre, rapportando la cosa a me, se io non sono attratto da qualcuno, ma so che quel qualcuno è sessualmente attratto da me, io non mi infilo nel suo letto. Il rischio di episodi spiacevoli, o imbarazzanti, è elevatissimo. E se parliamo di un rischio immotivato, perché correrlo?
Quindi, come minimo, non prova alcun rifiuto all’idea di starti vicino, o addirittura in intimità. Si tratta di capire perché quest’intimità non contempli una dimensione sessuale.
Se proprio vogliamo speculare (senza garanzie di successo), possiamo considerare l’asessualità piuttosto che un’omosessualità latente. Quello dell’asessualità è un tema poco conosciuto e questo fa sì che persino chi la vive in prima persona possa non esserne del tutto consapevole.
Ma abbandonando velocemente le speculazioni, ti ribalto la questione:
mia dolce e voluttuosa Shannon, a te sta bene frequentare un ragazzo che non ti tromba? Che ti porta al Giardino degli Aranci e non ti prende nemmeno per mano?
Lui probabilmente è felice così: ha trovato una persona che gli piace tantissimo (e incontrarsi tra spiriti affini è cosa rara), ma non necessita di manifestazioni fisiche. Ma tu, invece, sei felice?
Basandomi sul tuo scritto, è una domanda retorica. Fossi in te, non mi esporrei ad un rifiuto non necessario. E se è la speranza che le cose possano cambiare a trattenerti, abbi fiducia che – se così dovesse essere – sarà lui a cercarti e ad infilzarti come un kebab.
Immanuel
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ambeh uno che non ti tromba sta tutto da un'altra parte punto lascia perde!
Non per fare il sognatore,anche perché questa ipotesi capita raramente nel caso da te spiegato,quindi prendila in considerazione SOLO DOPO aver appurato che a te questo rapporto vada bene: e se pensasse di aver trovato la ragazza giusta, ma volesse ancora scoparsi mezzo mondo come tutti gli altri? Potrebbe essere dubbioso della storia seria che andrebbe a crearsi e delle relative "manette ad' una sola persona" (battuta ovvio). Avrebbe in quel caso paura pure di far una pessima figura a letto e di darti speranze che non sa' nemmeno lui se darti o meno. E' chiaro che generalmente ti infilza come un kebab alla prima possibilità reale e senza colpo ferire.
Mi vergogno ancora e sono passati oltre 50 anni , di aver strumentalizzato una mia collega universitaria per nascondere ( allora pensavo " guarire" ) la mia omosessualità . Certo che quando sono andato via dalla città nella quale abitavamo , mi sono reso conto del mio errore ed è stato duro infliggerle il dolore dell'abbandono immotivato ! Mi fa piacere che ora i ragazzi abbiano meglio preso coscienza di loro stessi e vivano una vita meno falsa.