Quasi 5.000 chilometri divide le due icone LGBT. Ma entrambe, in epoche diverse, hanno lottato affinché tutti possano vivere liberamente il proprio essere omosessuali, lesbiche, transgender.
Pioniere della causa LGBT, Phyllis Lyon si è spenta a 95 anni, mentre Henrietta Robinson è morta per complicanze derivate dal Covid 19, a 79 anni. Non si sa bene se l’attivista di San Francisco sia morte invece per cause naturali o per il Coronavirus.
Icone LGBT di San Francisco: Phyllis Lyon
Dagli anni ’50, Phyllis Lyon con la compagna di una vita Del Martin non si sono mai fermate. Hanno combattuto con tutta la forza che avevano in corpo, diventando un punto di riferimento per la comunità LGBT di San Francisco. Nessuno in città ha fatto tanto come loro in merito a diritti civili, diritti delle donne e degli anziani.
Phyllis e Del si conobbero nel 1952 a Siattle, l’anno dopo si trasferirono a San Francisco. Lyon è stata una delle icone LGBT intramontabili, assieme alla compagna. Due anni più tardi, fondarono “Figlie di Bilitis“, un’associazione per i diritti delle donne lesbiche ma che si occupava anche di politica. La prima di tutta la California. E ancora, nel 1956, nacque The Ladder, prima rivista dedicata alle lesbiche, con articoli di cultura e cronaca. E’ anche per merito loro l’approvazione del matrimonio egualitario, grazie alla loro dimostrazione di quanto amore ci possa essere tra due donne, che ha convinto anche i meno progressisti.
Si sposarono una prima volta nel 2004, quando il sindaco di San Francisco Gavin Newsom approvò una legge locale. Si risposarono poi nel 2008, con l’approvazione nazionale del matrimonio ugualitario. Del Martin lasciò la sua compagna di una vita solo pochi mesi dopo. Ora, si sono ritrovate di nuovo insieme.
Insieme, hanno dimostrato un grande coraggio nelle loro battaglie, in un periodo molto pericoloso per le persone LGBT, additate come untori per l’AIDS, costretti a vivere di nascosto il loro orientamento, prede preferite da omofobi e Polizia.
La regina di Miami Beach: Henrietta Robinson
Tra le icone LGBt della Florida, ecco una delle prime donne transgender a dichiararsi pubblicamente nel sud della Florida. Era ricoverata in ospedale per l’operazione a un’ernia, ma solo in seguito si è scoperto che era positiva al Covid 19. E’ morta a 79 anni, dopo 60 anni favolosi fatti di drag show e battaglie.
La madre di Miami Beach, la Grand Lady di South Beach, la regina di South Beach. Così era conosciuta Henrietta Robinson, che dal 1959 era celebre per la sua animazione delle feste LGBT di Miami Beach.
Chi la ricorda durante i drag show, la vede come una madrina per tutti gli omosessuali della città, perché il modo libero con cui si travestiva e si esibiva davano la spinta a fare lo stesso a tutti coloro che ancora non era dichiarati o che non volevano essere sé stessi. Henrietta andava contro tutti, perché all’epoca quello che faceva era illegale. Ma a lei non interessava.
Gli anni ’90, per la madre di Miami Beach, sono stati i migliori. Non c’era persona della comunità LGBT (e non solo) che non conoscesse Henrietta Robinson. Era amata, era una vera vera star, con la sua folta chioma bionda e il suo stile retrò, tratti distintivi che ha mantenuto fino alla fine. “Riposa in pace Henrietta, la tua luce non sarà dimenticata“: questo il messaggio lasciata dall’associazione Miami Beach Pride.
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