Un articolo apparso su Il Mattino parla di irruzioni della polizia e indagini per un cruising bar di Pompei. Ma sembra essere tutta una montatura.
Un locale gay di Pompei si trova, ultimamente, nell’occhio del ciclone. Si tratta del The Roof di Pompei, un cruising bar balzato di colpo all’attenzione delle cronache locali in seguito ad un articolo pubblicato da Susy Malafronte su Il Mattino.
La vicenda farebbe pensare ad una sorta di Stonewall mediatica, tutta italiana e tutta di provincia. Nel suo articolo, la giornalista Susy Malafronte racconta di un’irruzione delle forze dell’ordine nel cruising bar, lo scorso sabato, e di indagini per sospette attività di prostituzione. Inoltre, il tono complessivo dell’articolo prova a dipingere il locale come una sorta di postribolo a cielo aperto, insistendo in maniera marcata e, in qualche modo morbosa, sul tipo di incontri che si consumerebbero nel locale e sulla vicinanza del bar gay al Santuario e ad una scuola, quasi ad insinuare una sorta di contaminazione “ambientale”.
In realtà, i proprietari del The Roof raccontano di aver sì avuto una visita della polizia nel tardo pomeriggio di sabato, ma senza alcuna contestazione. La polizia avrebbe soltanto controllato la regolarità dell’attività senza rilevare o contestare alcun illecito. I proprietari del bar raccontano che, al momento della visita della polizia, civilissima e affatto irruenta, nel locale c’erano una decina di clienti, tutti con regolare tessera del club. Inoltre, gli stessi proprietari del bar, allarmati dall’articolo, hanno appreso in questura dell’assoluta infondatezza delle informazioni riportate dalla Malafronte.
Il caso è certamente singolare. Qualcuno ha tentato di montare una Stonewall mediatica o si tratta di semplice omofobia?
Claudio Finelli
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