Sono parole che sconvolgono quelle dei ragazzi ceceni intervistati dalla CNN: si tratta di due omosessuali imprigionati e torturati dalle forze dell’ordine. Il regime ceceno ancora oggi nega qualsiasi accusa, mentre in giro per il mondo la protesta è continua sempre più organizzata.
“La mia auto si è fermata in un checkpoint della polizia e mi hanno chiesto i documenti. Li hanno controllati e poi mi hanno detto: “Ti prendiamo”.”
“Hanno iniziato a prendermi a pugni e a calci. Volevano i nomi dei miei amici gay. Mi hanno attaccato dei fili alle mani e dei ganci di metallo sulle braccia per l’elettroshock. Hanno attrezzature speciali, molto potenti. Quando ti danno la scossa, salti. Se la mia famiglia scoprisse che sono gay non sarebbe necessario l’intervento del governo, loro mi ucciderebbero”.
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Non so cosa dire! Sono testimonianze drammatiche e situazioni che dovrebbero essere condannate e combattute da tutto il mondo. La barbarie delle persecuzioni, se non restiamo all' erta ci aspetta già dietro l' angolo di casa. Non dobbiamo permetterlo!