Nel corso di una conferenza stampa la federcalcio israeliana ha presentato il primo arbitro donna transgender, ovvero la 27enne Sapir Berman. Di fatto si tratta del primo arbitro trans in una federazione calcistica internazionale, con Uefa e Fifa chiamate a dare adeguate linee guida. Sapir arbitra da anni in Israele, con 7 partite in serie A e 60 in serie B. Negli ultimi mesi si è sottoposta a trattamenti ormonali e ora ha fatto coming out pubblicamente.
“Ho vissuto 26 anni esternamente come un uomo ma quando ero sola mi sentivo una donna“, ha rivelato in conferenza stampa, come riportato da LaRepubblica. “Sono stato un uomo di successo: sia nell’associazione degli arbitri, sia a scuola sia con le ragazze. Però dentro di me mi sono sempre sentita una donna fin da quando ero molto giovane. In un primo momento non sapevo come definirlo, come chiamarlo, ma c’è stata sempre un’attrazione per il lato femminile e c’era invidia delle altre donne. Ho scelto di venire allo scoperto, di mostrare al mondo come ero. Per primo per me stessa, per il mio benessere ma anche per i miei cari in modo che non mi vedessero soffrire“.
Sapir è stata ben accolta della propria famiglia, dal sindacato arbitrale locale e dai funzionari di calcio israeliani e internazionali. Anche i giocatori e i tifosi avrebbero iniziato a rivolgersi a lei come una donna, evitando commenti transfobici di qualsiasi tipo.
Nel mondo del calcio l’arbitraggio femminile nei campionati maschili ha fatto passi da gigante, negli ultimi anni, con Stéphanie Frappart prima donna ad aver arbitrato una partita di Champions League, nel 2020, tra Juventus e Dinamo. Grazie ad Israele, ora potrebbe presto cadere un altro muro.
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