Russell T Davies, padre del Queer as Folk originale, di Cucumber, Banana, A Very English Scandal e Years and Years, prepara il ritorno su Channel 4 con It’s a Sin, (precedentemente noto come Boys), nuova serie drama in 5 puntate trainata da Olly Alexander, frontman degli Years & Years, e interamente centrata sulla crisi dell’AIDS nella Londra degli anni 80.
In onda a inizio 2021 nel Regno Unito e su HBO Max negli Stati Uniti, It’s a Sin vede sul set anche Keeley Hawes, Stephen Fry e Neil Patrick Harris, Omari Douglas, Callum Scott Howells e Nathaniel Curtis. Inizialmente intitolata The Boys, la serie ha cambiato nome per distanziarsi dall’omonimo progetto supereroistico Amazon.
Siamo nel 1981, l’inizio di un nuovo decennio e Ritchie (Olly Alexander), Roscoe (Omari Douglas) e Colin (Callum Scott Howells) iniziano una nuova vita a Londra. All’inizio estranei, questi giovani gay e la loro migliore amica Jill (Lydia West) si ritrovano a condividere avventure. Ma un nuovo virus fa paura, e assai presto le loro vite saranno testate in modi che non avrebbero mai immaginato. Mentre il decennio va avanti e tutti loro crescono all’ombra dell’AIDS, sono determinati a vivere e ad amare più ferocemente che mai.
Questa la sinossi ufficiale della serie, con il cantante Olly Alexander che si è definito “il ragazzo più fortunato del mondo a far parte di questo progetto, sono un fan di Russell T Davies da quando ho visto Queer As Folk, segretamente, all’età di 14 anni. Il suo lavoro ha contribuito a plasmare la mia identità di persona gay, quindi sono assolutamente al settimo cielo per aver lavorato insieme a lui. La sceneggiatura è stata fantastica da leggere, ho riso e ho pianto molto, è un privilegio aver aiutato a raccontare questa storia, sono così entusiasta.”
Neil Patrick Harris, che ha un ruolo ricorrente nella serie, dice: “Sono così contento, e incredibilmente orgoglioso, di far parte della nuova serie di Russell T Davies. Questo dramma è due cose: è una storia irresistibile, divertente, di giovani che scoprono la loro vera identità e la gioia incontaminata di vivere la vita al massimo, ma è anche un’esplorazione profondamente dolorosa di un decennio in cui così tanti di queste vite furono interrotte dagli effetti devastanti della nascente pandemia di AIDS. Le sceneggiature di Russell tracciano alti e bassi di questo periodo in modo così abile, è un onore contribuire a raccontare questa storia”.
Non è ancora chiaro se e quando It’s a Sin arriverà in Italia.
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