Marianna Mammone in arte BigMama debutta a Sanremo con La rabbia non ti basta. Ecco cosa ha raccontato in conferenza stampa poco fa in sala stampa all’Ariston. (riportiamo le parole esatte pronunciate da BigMama).
Sanremo 2024 conferenza stampa di BigMama
È un pezzo che dovevo a me, prima di questo non avevo mai parlato di me con il cuore in mano così. In tutte le fasi della mia vita, nessuno mi ha mai detto scusa o dato motivazioni per ciò che subivo.
Bisogna credere in sé stessi nel modo più profondo possibile e io ci tenevo a farlo in modo universale. Io arrivo dal rap e di solito uso parole taglienti dirette, ma questa volta ci tenevo ad arrivare a più livelli, ecco perché ho fatto una scelta pop con testi più smussati.
Io non parlo solo alle persone grasse, parlo come donna, come persona queer, parlo come persona che arriva dalla provincia e poi vabbè, sì sono anche grassa.
C’è un problema: le donne vengono criticate storicamente in quanto donne, è il patriarcato. La società si basa sull’idea di governare una donna e controllarla. Ecco un esempio proprio dal nostro mondo. Ci sono cantanti, attori, musicisti e sono grassi, ma vengono giustamente riconosciuti come cantanti, attori, musicisti. Invece se parliamo di una donna, quella diventa una musicista grassa. È assurdo.
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Il brano è nato per l’esigenza di comunicare qualcosa. È stata una sessione in studio veloce, in due o tre ore avevamo il pezzo. Ho scritto io il testo, ci tengo molto, in studio c’era la mia ragazza – Maria Lodovica Lazzerini ndr qui il suo IG – che è una bravissima autrice e mi ha aiutata con le melodie. Sentire il suo nome accanto al mio prima di salire sul palco sarà bellissimo. (La rabbia non ti basta è scritta da BigMama, Maria Lodovica Lazzerini, E. Botta e E. Brun)
Quando va tutto bene ho sempre paura che qualcosa possa andare storto all’improvviso.
Lo so che posso dare fastidio, e non so se sono consapevole di quanto io possa muovere con le mie parole, spero tanto.
Ero convinta che in quanto grassa meritavo le sassate. Ero io il problema, perché invece di stare a casa, ero uscita a fare un giro con una mia amica, e invece le persone grasse devono restare a casa, questo è quello che pensavo. Il problema è la rappresentazione, il fatto che non ci sono persone grasse sui media.
Il bullismo con me è stata assai violenta, forse perché ho sempre risposto, non sono mai stata zitta. Certo, ho pensato anche di ammazzarmi, ho scritto anche canzoni al riguardo. Ma poi devi convogliare tutto in energia e musica. Volevo riguadagnarmi quel centro in qualche modo e ce la sto facendo.
Una parte difficile è sentirsi sola, anche in famiglia, con la paura di essere percepita come la figlia fallita. Ho iniziato da poco ad aprirmi su queste tematiche con mia madre. Lei mi ha chiesto scusa, perché si è resa conto che avrebbe potuto rendersene conto prima.
Per me è importante ribadirlo sui media e spiegare che purtroppo i bambini hanno un problema a parlarne anche in famiglia, questo è importante. Dobbiamo dirlo sui media, così i ragazzini sentono che possono parlarne con mamma e papà.
Uno dei modi con cui mi punisco è vietarmi di mangiare. Purtroppo è ancora così.
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