https://twitter.com/CBSNews/status/1357376328010448900?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1357376328010448900%7Ctwgr%5E%7Ctwcon%5Es1_&ref_url=https%3A%2F%2Fwww.out.com%2Fpolitics%2F2021%2F2%2F04%2Fbiden-just-signed-historic-memo-global-lgbtq-protections
Joe Biden, presidente degli Stati Uniti d’America, ha ieri firmato uno storico memorandum in difesa dei diritti LGBT a livello globale. Ad annunciarlo il consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca Jake Sullivan.
“Riflette il suo profondo impegno per questi temi sia qui negli Stati Uniti che in tutto il mondo“, ha sottolineato Sullivan ai giornalisti. “Gli Stati Uniti si pronunceranno e agiranno per conto dei diritti LGBT“.
“Per rimettere ulteriormente in sesto la nostra leadership morale, sto pubblicando un promemoria presidenziale per rinvigorire la nostra leadership sulle questioni LGBTQI e farlo a livello internazionale“, ha detto Biden ai giornalisti durante il suo primo discorso sulla politica estera. “Faremo in modo che la diplomazia e l’assistenza straniera possano lavorare per promuovere i diritti delle persone, combattendo la discriminazione e proteggendo i rifugiati LGBTQ e i richiedenti asilo“.
“America is back. Diplomacy is back“, ha insistito Biden. “Ricostruiremo le alleanze, saremo impegnati nel mondo, difenderemo la democrazia, i diritti umani. Affronteremo la sfida del cambiamento climatico“.
La difesa dei diritti LGBTQ + è stata uno dei punti chiave della campagna presidenziale di Biden, che ha promesso di approvare nei suoi primi 100 giorni di presidenza l’Equality Act, provvedimento contro ogni tipo di discriminazione che estenderebbe le protezioni dei diritti civili alle persone Lgbt. Il disegno di legge, che andrebbe ad ampliare il Civil Rights Act del 1964, includendo l’identità di genere e l’orientamento sessuale tra le categorie protette dalla discriminazione a livello federale, coinvolgerebbe protezioni che riguardano il lavoro, richieste di prestiti, istruzione, alloggi pubblici.
Gay.it è anche su Whatsapp. Clicca qui per unirti alla community ed essere sempre aggiornato.
1) Biden sul fronte lgbt sta procedendo spedito, non ha ostacoli dentro il suo partito ed i repubblicani per lo più non sono particolarmente interessati a spaccare il paese sul tema lgbt, visto che anche l'elettorato del gop è per lo più gay-friendly e cmq non è interessato a fare nessuna crociata anti-gay, infatti Trump non ha preso di petto la questione del matrimonio gay per fare un esempio. 2) Sono invece più preoccupato per le finanze USA, Biden sta facendo un mega-deficit, cosa di cui gli usa non hanno bisogno in queste proporzioni e fatto così, soprattutto perpetua l'idea che si possa dare agli elettori senza che questo dare abbia un costo, invece un costo c'è e si chiama debito pubblico ed interessi sul debito, cioè tasse future e/o inflazione soprattutto a carico delle prossime generazioni. 3)Aspetto di vedere se e quando, scemata significativamente la questione covid, Biden si metterà a ripianare il bilancio usa. Lui è troppo vecchio per ricandidarsi, quindi può permettersi il lusso, immagino dopo le elezioni di midterm, di iniziare a sistemare i conti, dubito però che non incontrerà ostacoli dentro il suo partito: a) sia da parte dei sanderisti, b) sia da parte degli altri, per ragioni elettorali, c) la Harris inoltre difficilmente potrà vincere, se dovrà affrontare una campagna elettorale in cui dovrà difendere le misure di risanamento di Biden, ammesso che Biden le faccia e/o che il suo partito gliele faccia fare. d) Sono abbastanza scettico sulla Yellen.