E se Joker fosse transgender? Non è una fantasia di Wattpad ma un film reale.
È stato diffuso nelle ultime ore il trailer ufficiale di The People’s Joker, film super indipendente scritto, diretto e interpretato dalla regista e attrice transgender Vera Drew, in arrivo nelle sale americane il prossimo 5 Aprile.
“Legalmente e seriamente” sottolinea la locandina, per tuttə quellə che credono ancora sia uno scherzo del web. Il “rivoluzionario film parodia” rivisita la storia di Joker stavolta dal punto di vista di Joker Harlequin, ragazza trans* trasferita a Gotham City con il sogno di fare stand up comedy. Quando le commedie vengono bandite dal governo, la ragazza si allea con un gruppo di disagiatə capitanatə da un certo Mister J, definito una versione trans* del Joker interpretato da Jared Leto in Sucide Squad (2016). Tutto in un tripudio di “vasche di sostanze chimiche femminilizzanti, intermezzi di cartoni animati sensuali, psichiatri spaventapasseri, Lorne Michaels in CGI e disforia di genere psichedelica“.
Dopo aver debuttato alla sezione Midnights Madness del Toronto Film Festival 2022, il film fu rimosso dalla selezione ufficiale in seguito alle accuse della United Talent Agency, che rivendicava i diritti del film originale. Oggi Drew svia ogni possibile controversia ribadendo che è solo “esilarante rivisitazione della classica storia autobiografica di formazione“ o in altre parole “una parodia fai da te” che solo casualmente tocca il classico personaggio DC.
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Il film è diventato realtà quando un’amica di Vera le ha spedito 12 dollari per creare la sua versione del Joker di Todd Phillips, un piccolo progetto di editing successivamente diventato qualcosa di più ambizioso: nel 2020 Drew ha introdotto l’idea in un video su YouTube chiamato “Welcome to The People’s Joker” dove chiedeva a viewers e amici di inviarle video dove interpretavano personaggi di Batman, promettendo di inserirli in “racconto di formazione trans*”. Harley Quin e Joker sono solo degli ‘espedienti’ per ripercorrere la propria esperienza: da quando nella cittadina di Smallville era solo una “miserabile bambina” intrappolata nel corpo di un maschio, ai litigi con la mamma al ristorante, fino al coming out. Tutto accompagnato da umorismo arguto, improvvisi numeri musicali dove Vera rivive l’unico ricordo felice della sua infanzia (quello con un pupazzo rinominato Mx. Myxzyx!) e deadname bleepati.
“La strada per liberare The People’s Joker è stata lunga” ha dichiarato Drew in uno statement ufficiale, ribadendo di voler distribuire il film in una maniera che rispecchiasse il suo “lo spirito anarchico e queer”. Contro le previsioni dei più scettici, il film è stato accolto con un 100% di recensioni positive sul sito Rotten Tomatoes: definito “un impavido, gloriosamente divertente, e commovente atto di anarchia cinematografica” (Alejandra Martinez, Austin Chronicle) che sotto la sua folle satira mostra “una toccante storia di autoaccettazione” (Judie Dry, Indiewire) con un tono perennemente “camp, scemo, colorato, che sembra uscito dalla mente di un genio imprevedibile” (Steven Prokopy, Third Coast Review).
Un piccolissimo trionfo per un piccolissimo film che ha dovuto fino a ieri ha definirsi uno ‘scherzo’ per sopravvivere all’industria cinematografica, ricordandoci che no, un Joker trans* non è inconcepibile. Provate per un secondo ad immaginare: cosa accaderebbe se progetti del genere ricevessero un budget sostanzioso, una produzione importante, e una piattaforma che non li confini nella nicchia? Stiamo aspettando.
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