Ci ha lavorato per due intensi anni, con sceneggiature infinite scritte e riscritte, casting maniacali e logoranti, per poi accantonare il tutto dinanzi al Celebration World Tour pensato e realizzato per festeggiare i 40 anni della propria folgorante carriera. Il biopic su Madonna co-scritto e diretto da Madonna pareva morto e sepolto, quanto Universal lo ha accantonato nel momento in cui la popstar ha preferito dedicarsi alla musica, alla sua musica e ai suoi fan, che volevano celebrarla dopo 4 decenni di successi.
Eppure quella pellicola, che Madonna ha più volte ribadito di dover dirigere perché “solo io posso conoscere la mia storia”, potrebbe presto risrogere. A parlarne Baz Luhrmann, regista australiano di Moulin Rouge che solo un anno fa ha portato al cinela la vita di Elvis, con Austin Butler protagonista. Nel presentare Faraway Downs, serie Hulu che ha preso a piene mani dal suo film Australia, Luhrmann ha rivelato come lui e Madonna abbiano cullato l’ipotesi di lavorare insieme. Un giorno.
“Abbiamo parlato più volte sul fare determinate cose, ma in realtà lei le stava creando da sola“, ha precisato il regista 61enne a Yahoo!, facendo riferimento proprio al biopic di Madonna. “Non potrò fare un biopic la prossima volta, e certamente non un musical. Scelgo il mio viaggio creativo in base a ciò che mi renderà veramente coinvolto. E in questo momento significherebbe troppo tornare indietro sulla stessa strada”. “Detto questo, Madonna ha avuto una grande influenza su tutti noi”, ha aggiunto Luhrmann. “Quando inizi a scavare nel suo lavoro, ti rendi conto di quanto fosse fantastica, di come difendesse i diritti dei gay e di come fosse una provocatrice. Merita una pellicola davvero bella”.
Luhrmann ha poi rimarcato come proprio Madonna dovrebbe essere raccontare Madonna.
“Il bello di Elvis è che quando qualcuno muore e gli anni passano, arriva un momento in cui puoi usare la sua storia di vita come una tela per esplorare idee più grandi”. “Ma è piuttosto complicato se sono ancora in giro. Forse allora devono essere loro a farlo”.
In due anni Madonna si è affidata prima a Diablo Cody, sceneggiatrice premio Oscar per Juno, e poi ad Erin Cressida Wilson, sceneggiatrice di Secretary e La ragazza del treno. Sul fronte casting mezza Hollywood ha provato a far suo l’ambito ruolo, con Florence Pugh, Bebe Rexha, Alexa Demie e Sydney Sweeney sconfitte in volata da Julia Garner, volto di Ozark. Poi è arrivato l’improvviso e brusco stop, che sembrava potesse essere definitivo. E se a fine Celebration Tour (24 aprile 2024) Madonna (“la più grande artista pop della storia“) volesse riprendere in mano la propria storia, per tornare a raccontarla sul grande schermo, con o senza Baz Luhrmann?
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