42enne vice premier d’Irlanda, dichiaratamente gay e da sei anni sposo di Matthew Barrett, Leo Varadkar è stato vittima di omofobia. Domenica scorsa una folla di no-vax si è ritrovata davanti l’abitazione del leader del Fine Gael, a Dublino, per circa un’ora. Tra gli insulti urlati hanno fatto rumore alcuni cori omofobi, presto criticati dagli altri politici d’Irlanda. Mary Lou McDonald, presidente del Sinn Féin, ha definito “oltraggiosa e vergognosa l’intimidazione omofobica e bigotta” andata in scena davanti la casa di Varadkar, chiedendo alla giustizia di fare il suo corso.
Il ministro dell’Istruzione nonché collega di partito Varadker, Simon Harris, ha definito la protesta “disgustosa e ripugnante“. Una sceneggiata che “non ha posto in una democrazia”, a tal punto da dover “essere condannata da tutti e chiamata per quello che è“. La revisione annuale 2021 dell’International Lesbian, Gay, Bisexual, Trans and Intersex Association Europe (ILGA) sui diritti LGBTQ afferma che l’omotransfobia in Irlanda è un “problema in corso”, così come nel Regno Unito. Attualmente, l’Irlanda non dispone di alcuna legislazione specifica per affrontare i crimini d’odio. Lo scorso aprile la ministra della Giustizia Helen McEntee aveva annunciato che una nuova legge avrebbe presto affrontato l’omotransfobia: “Questi crimini sono motivati dal pregiudizio. Fanno temere alle vittime per il loro futuro, i loro amici e le loro famiglie. Portano a una società divisa, dove intere comunità possono sentirsi insicure e arrabbiate“, disse un tempo. “Dobbiamo essere duri e mostrare alle vittime che riconosceremo il vero danno di questi crimini. E i colpevoli sapranno che siamo determinati a eliminare pregiudizi e odio”.
Leo Varadkar si è dimesso da premier il 21 febbraio del 2020, causa incapacità dei tre partiti irlandesi di formare un nuovo governo, vista la mancanza di una maggioranza assoluta figlia delle ultime elezioni. Il suo partito, Fibe Gael, è arrivato terzo con 31 seggi, dietro Mary Lou McDonald di Sinn Fein e Micheál Martin di Fianni Fail, diventato Taoiseach proprio al posto di Varadkar. Successivamente quest’ultimo è stato nominato vicepremier nonché Ministro del Lavoro come parte di governo di coalizione composta da Fianna Fáil, Fine Gael e il Partito dei Verdi. Secondo quanto concordato un anno fa, Leo tornerà premier tra un anno, fino alla fine della legislatura.
Il matrimonio egualitario è legale in Irlanda grazie allo storico referendum del 2015, con le prime nozze diventate realtà il 17 novembre 2015. I sì al matrimonio stravinsero con il 62,1% dei voti, contro il 37,9% dei no.
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