Donna di cultura, istrionica e dal carattere fuori dagli schemi. Lilli Gruber ad oggi è una fra le giornaliste più talentuose del nostro paese. Ha lavorato in Rai per assumere poi nel settembre del 2008 la conduzione di Otto e Mezzo, tutt’oggi in onda su LA7. Oltre ad essere giornalista è anche scrittrice.
“Basta! Il potere delle donne contro la politica del testosterone” è la sua ultima fatica in campo editoriale che, in poco tempo, è diventato un vero fenomeno di culto. Nella puntata de L’Assedio, in onda mercoledì 4 Novembre su NOVE, condotto da Daria Bignardi, Lilli Gruber è stata intervistata in merito all’uscita del saggio critico sulla società contemporanea, ma tanti sono stati gli argomenti discussi. Fra battute di stile e una pungente satira politica, la stella di Lilli Gruber ha brillato ancora una volta.
Chi ha un ruolo istituzionale deve avere un comportamento consono per la carica che ricopre. Non è bello vedere politici, sia uomini che donne, in costume da bagno mentre sono impegnati nella campagna elettorale. Nel prologo del libro accenno al fatto che gli uomini dovrebbero tornare a indossare la cravatta per un motivo ben preciso: possono sembrano più belli e, soprattutto, più a modo e composti. I social? Non li preferisco. Sono una persona molto riservata. Credo il mondo dei network, come viene visto oggi, ha una grande utilità in tantissimi campi e per tantissime persone, ma io non ho bisogno né di più notorietà né di più attenzione. Preferisco fare un passo indietro ed essere più discreta. Sono in tv tutte le sere e già sono esposta, e la mia vita privata non ho voglia di condividerla con nessuno.
Eppure è proprio il mondo dei social che ama alla follia lo spirito combattivo di Lilli Gruber, tanto da essere soprannomina l’unica donna capace di salvare l’Italia e l’Europa dai cattivi, dagli incompetenti e dai maschi bianchi etero basic.
Se ci guardiamo intorno e volgiamo lo sguardo alla Cina, alla Russia, all’Inghilterra e all’America, tutti questi maschi stanno continuando ad arrecare una serie di danni alla società attuale. Dovrebbero lasciare qualcosa in mano a noi donne. Siamo brave nelle situazioni di grave emergenza. Quando tutto è perduto, in genere, ci chiamano per mettere insieme i cocci.
Sì, perché secondo il punto di vista di Lilli Gruber, una donna ha tutte le capacità necessarie per farsi rispettare e di far sentire la propria voce. Come accade durante le interviste di Otto e Mezzo, in cui la Gruber appare combattiva ed estremamente pungente.
E’ il discorso pubblico ad essere cambiato, io sono sempre la stessa. Sono i politici che sono diventati più aggressivi e volgari. Nella mia trasmissione cerco di far capire delle cose ed esporre un punto di vista molto diverso. L’educazione è la prima cosa, se viene a mancare questo non c’è nessun dialogo. Sono stata costretta a diventare una maestrina.
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