Molto prima dell’avvento del costoso intimo degli stilisti, o delle mutande in pelle borchiate, e persino dei piccoli G-string per uomo, il jockstrap, o sospensorio, è stato un idolo di moda per generazioni di froci. E per molti di noi, lo è ancora.
Come scrive il feticista del jockstrap Doug Harrison: "Un fusto è un fusto, ma un fusto con un jockstrap è un dono del cielo. Se avessi solo una notte di sesso, sarebbe in jockstrap e con un altro uomo in jockstrap: i corpi che si strofinano e si contorcono, petto villoso contro petto villoso, pacco contro pacco".
L’attrazione per il jockstrap è facile da spiegare: è un esaltatore della mascolinità, ma non la mascolinità esibita degli abiti in pelle o da camionista, ma una virilità alla mano, non forzata. Si tratta, dopo tutto, di un intimo usato dagli atleti, onnipresente in tutti gli sport in cui si suda.
Ed emana l’odore del cameratismo da spogliatoio, il luogo dove molti di noi sono riusciti a gettare un’occhiata su masse nude di muscoli maschili per la prima volta.
E’ una sorta di Wonderbra per il pisello, che alza l’equipaggiamento e lo preme davanti al centro. La sensazione che dà, di carne maschile quasi imprigionata, tenuta stretta contro il ventre, ha un incredibile appeal erotico. E una erezione completa che lotta per sfuggire dal confino del tessuto elastico, manda in tilt molti.
Ma c’è anche qualcosa di più bizzarro. Il jockstrap nasconde mentre rivela, mostrando i contorni del suo contenuto ma tenendo la rivelazione finale celata dietro fasce elastiche. E il messaggio lanciato da questo indumento dotato di un tale tocco virile, è sorprendentemente ambiguo: trattiene il pene teso mentre lascia nudo il culo, con le natiche incorniciate in modo allettante.
In tema di abbigliamento fetish, il jockstrap è un piccolo paradosso, difficile da definire. Ma non importa: gli appassionati di questi sospensori atletici sono legioni. E come per ogni altro capriccio legato all’abbigliamento, i gusti variano. Mente molti preferiscono lo stile classico, bianco candido e pronto per il primo giorno in palestra, alcuni amanti del jockstrap esigono maggiore varietà. Perciò alcuni negozi gay di abbigliamento hanno anche jockstrap colorati con tutti i colori dell’arcobaleno.
I jockstrap neri come l’ebano, specialmente sui tipi con la pelle chiara, possono creare contrasto, e non sorprende che sul mercato sia facile reperire anche variazioni fatte con materiali fetish come la pelle o il latex. E alcuni ne collezionano a dozzine.
Tuttavia non tutti si accontentano delle varietà di jockstrap proposte dalla moda. Alcuni vanno pazzi per i sospensori sudati, odorosi e macchiati. I jockstrap umidi o bagnati con l’acqua o, a chi piace, con altri liquidi, destano un’attrazione innegabile. Mentre i cuori di coloro che hanno gusti molto forti, vibrano di commozione davanti ai jockstrap strappati, slabbrati, o induriti dall’uso.
Oltre al fatto di indossarlo semplicemente, questo oggetto offre parecchie altre possibilità di divertimento. Lo si può annusare, ovviamente, giocando al passatempo dell’addetto allo spogliatoio pervertito. Anche masturbarsi nei jock può essere divertente.
Tuttavia è come oggetto d’abbigliamento che il jockstrap è generalmente apprezzato. Sotto dei jeans strappati, dei pantaloncini attillati, o semplicemente indossati nella loro nudità, i sospensori atletici non solo proteggono i gioielli di famiglia, ma ne costituiscono persino lo scrigno. E ciò può far sorgere parecchie erezioni per strada. Non male per pochi grammi di cotone elasticizzato.
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di Simon Shephard – Gay.com UK
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