Centinaia di attivisti hanno marciato domenica al Pride di New Delhi per portare l’attenzione sulle discriminazioni subite dalla comunità LGBT. I dimostranti hanno chiesto in particolare l’abrogazione della legge che criminalizza gli atti omosessuali. Attualmente in India il sesso gay è punibile fino a 10 anni di carcere.
Molti nella comunità LGBT parlano di un aumento della tolleranza nel paese, soprattutto nelle grandi città, ma ancora nella maggior parte dei casi essere LGBT è visto come “vergognoso”.
Quest’anno ricorre il 9° anniversario della marcia LGBT per la parità dei diritti, e quest’anno l’evento ha attirato centinaia di attivisti.
Centinaia di persone sono state arrestate lo scorso anno applicando le normative anti-gay eredità del dominio coloniale inglese. La legge contro gli atti omosessuali era stata abrogata ma è stata rimessa in vigore dalla Corte Suprema dell’India nel 2013, mettendo al bando i “rapporti carnali che vanno contro l’ordine della natura”.
Ci sono stati 1.491 arresti nel 2015: quasi tutti gli arrestati erano uomini. 207 i minorenni e 16 le donne.
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