Nuovo attacco alla comunità LGBT in Polonia. Il presidente Andrzej Duda ha firmato la Carta della Famiglia, che conferma i valori nazionali legati appunto alla famiglia. Ma solo eterosessuale. Difatti, tra i vari punti, troviamo:
- Difendere l’istituzione del matrimonio solo tra persone di sesso diverso. Quindi, nessuna accettazione per i matrimoni omosessuali.
- Divieto assoluto di adozione per le coppie gay.
- Proteggere i bambini dall’ideologia LGBT.
Le reazioni alla Carta della Famiglia
KPH (Campagna contro l’omofobia), la più grande organizzazione LGBTQI della Polonia ha attaccato la Carta della Famiglia:
Non abbiamo dubbi sul fatto che stia giocando alla sua campagna elettorale cercando di ottenere l’elettorato impostandolo su persone LGBT.
E gli attivisti della stessa associazione, hanno voluto scrivere una lettera direttamente al presidente Duda:
Signor Presidente, diciamolo ancora una volta forte e chiaro: non esiste l’ideologia LGBT – è solo un costrutto omofobo. Le persone LGBT sono lesbiche, gay, bisessuali e le persone transgender che sperimentano personalmente le conseguenze dell’odio omofobico e transfobico che alimentate contro di loro. Quelle persone sono Kacper, Dominik e Milo, che non sono più qui con noi, perché la propaganda omofoba delle autorità orientate al profitto li ha uccisi.
È il momento di cambiarlo e lo faremo! Lo ricorderemo, signor Presidente, e sistemeremo i conti con lei alle urne. Lasci che il 28 giugno sia il giorno in cui prevarranno libertà, rispetto e solidarietà reciproca in Polonia!
Il prossimo 28 giugno, infatti, la Polonia andrà alle urne per scegliere il suo nuovo presidente. Duda, l’attuale presidente, è in difficoltà per la candidatura di Rafał Trzaskowski, attuale sindaco di Varsavia e molto conosciuto e apprezzato dalla comunità LGBT polacca. Il testo della Carta della Famiglia non è altro che un modo per accaparrarsi i voti della destra, che il partito di maggioranza PiS ha perso in questi anni.
Come la destra sovranista ha paura della comunità LGBT
Rémy Bonny, esperto di politica LGBTQI nell’Europa centrale e orientale, ha spiegato come la destra di Duda sia in difficoltà e preoccupata di non ritornare al governo:
Nell’ultimo decennio, la comunità LGBTQI è diventata ben organizzata e ben visibile in Polonia. Il governo ha paura che un movimento professionale e vibrante per i diritti civili rovescerebbe la sua regola corrotta ed elitaria per un vero governo basato sull’uguaglianza. LGBTQI- la comunità è in prima linea nella lotta del governo PiS di estrema destra contro la democrazia liberale.
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