La ministra della Difesa Roberta Pinotti si schiera a favore dei diritti civili e contro le discriminazioni. Invitata ad un’assemblea di Polis Aperta (l’associazione dei gay in divisa) il 10 ottobre, ha spiegato che non potrà intervenire: “pur condividendo lo spirito del significativo evento, un impegno politico da tempo consolidato in agenda, la Direzione Nazionale del Partito Democratico, mi impedisce di intervenire“. L’associazione infatti aveva richiesto il patrocinio al dicastero, che non è arrivato per una questione di tempistiche.
Ma il dato davvero interessante è che la ministra annuncia nella stessa lettera: “Tengo a rendervi partecipi che il prossimo 8 ottobre celebrerò, a Genova, un matrimonio tra due persone dello stesso sesso“. Si tratta di due ragazze della provincia di Genova: “Non conosciamo personalmente la ministra Pinotti, ma abbiamo pensato a lei perché ci sembrava un bel segnale: è una donna, è genovese ed è membro del governo. È come se il governo si mettesse al servizio dei cittadini“, chiosano.
La ministra ha più volte esternato l’impegno nei confronti della comunità LGBT in convegni e appuntamenti pubblici: svolgere il ruolo dell’ufficiale di stato civile in questo senso è un gesto simbolico che assume un forte valore, soprattutto per il fatto che è la prima volta che accade.
Soltanto ieri l’annuncio dell’unione civile all’Aeronautica Militare, seguita dalle dichiarazioni contro le discriminazioni per i gay in divisa del generale Claudio Gabellini.
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