La versione nostrana del controverso format inglese ha tutte le carte in regola per sparigliare i palinsesti vetusti e provare a liberare il nostro belpaese da tutti i cliché non solo legati al nudo – elemento cardine del programma – ma anche rispetto a temi come l’identità di genere, l’orientamento sessuale e le pratiche relazionali.
E lo diciamo dopo aver visto le prime due puntate, disponibili senza censure da oggi sulla neonata piattaforma a pagamento Discovery+, condotte dalla “iena” di Italia1 Nina Palmieri.
Il dating show si propone di invertire le consuete regole dell’approccio, partendo da quello che solitamente è il punto di arrivo. I partecipanti in studio hanno davanti sei cabine nelle quali si trovano i pretendenti completamente nudi, i cui corpi vengono svelati partendo dai piedi per poi arrivare solo come ultimo step al volto. Una volta effettuata la scelta, il single si denuda a sua volta e va via, insieme al partner scelto, per un appuntamento (questa volta vestiti!).
Un esperimento coraggioso e non convenzionale, si direbbe. Ancor più audace se si valuta la puntata di cui è protagonista Matteo, un trentatreenne pansessuale di Torino. Nelle cabine davanti a lui 6 persone con identità di genere e orientamenti sessuali diversi. E con corpi completamente differenti: dal ballerino col fisico statuario alla giovane ragazza bodybuilder. Viene fuori il tema dell’accettazione dei corpi e delle identità di genere con la naturalezza che si deve al tema, senza schemi e pregiudizi di sorta.
“Born this way”, recita – facendo riferimento alla celebre canzone di Gaga – il tatuaggio di uno dei ragazzi nelle cabine. E così la Palmieri celebra la naturalezza dell’essere gay, bisessuali, transessuali o pansessuali. E ci si rende conto che i corpi raccontano forse più di ogni altra cosa: Camilla ha sulla schiena un fiocco rosa e una data, che racconta la sua storia e la sua “rinascita” dopo la transizione da uomo a donna. E anche le brevi “piccole scientifiche” aiutano lo spettatore a comprendere, come quella che spiega in pochi secondi come avviene la riassegnazione del sesso dopo una transizione.
In un clima leggero ma “pulito” la trasmissione si conclude – con una Palmieri visibilmente emozionata – nel tenero abbraccio di Matteo e Marco/Marika, persona non binary dai lunghi capelli e dal fisico androgino.
Molti gli spunti (accennato anche il tema del poliamore) che proiettano la tv italiana nel 2021, regalandoci una fotografia (finalmente a colori) dei tempi che viviamo, lontana dagli stereotipi continuamente propinatici dalla tv generalista. E che ci ricorda che anche in tv ci si può e ci si deve mettere a nudo (in questo caso, letteralmente) con qualsiasi tipo di corpo e di identità.
© Riproduzione Riservata
Grazie mille per questo articolo! Sono immensamente felice di vedere che il messaggio che ho cercato di inviare durante la ripresa della mia puntata sia riuscito ad arrivare come speravo. Sono felice e orgoglioso di rappresentare così la nostra comunità come dico sempre, Pisellov (peace & love)