Nel fine settimana Oprah Winfrey, leggenda d’America, è stata celebrata dalla comunità queer con il GLAAD Vanguard Award, che da sempre omaggia gli alleati che hanno contribuito a promuovere i diritti LGBTQIA+.
Oggi 70enne, nel ritirare il premio Oprah si è commossa nel ricordare suo fratello, morto di aids a fine anni ’80. “Molte persone non lo sanno, ma 35 anni fa, mio fratello Jeffrey Lee morì di AIDS quando aveva solo 29 anni”, ha ricordato Winfrey.
“Crescendo all’epoca nella comunità in cui vivevamo, non avevamo il linguaggio per comprendere o parlare di sessualità e genere nel modo in cui lo facciamo ora. A quel tempo, non sapevo davvero quanto profondamente mio fratello interiorizzasse la vergogna che provava nell’essere gay”. “Vorrei che avesse potuto vivere per essere testimone di questi tempi di liberazione e per essere qui con me stasera”.
Durante il suo discorso, più volte interrotto da un fiume di applausi, Oprah ha confessato che avrebbe dovuto maggiormente utilizzare il suo mitico Oprah Winfrey Show, andato in onda dal 1986 al 2011, per “aiutare le persone a essere più autentiche”.
Winfrey ha ricordato quando portà il suo show a Williamson, West Virginia, nel 1987, per un consiglio comunale con i residenti: la piscina della città era stata chiusa dopo che Robert Marion “Mike” Sisco II, uomo gay sieropositivo, ci aveva nuotato.
“Sapevo allora, nel 1987, che volevo e dovevo fare di più, così lo feci”, ha precisato Oprah, che ha rimarcato come il suo show iniziò a celebrare giornate di sensibilizzazione come il National Coming Out Day, ospitando non pochi ospiti LGBTQIA+. A fine discorso Winfrey si è impegnata a “continuare ad assumere registi queer e trans” e a “portare personaggi autentici sullo schermo”, ribadendo tutto il proprio sostegno alla comunità LGBTQ+.
“Questo è quello che so per certo: quando possiamo vederci l’un l’altro, quando siamo aperti a sostenere la verità di un altro essere umano, ciò rende la vita piena, ricca e vibrante per tutti noi”. “Questo è ciò che vorrei che mio fratello Jeffrey avesse potuto sperimentare: un mondo che potesse vederlo per quello che era e apprezzarlo per ciò che ha portato a questo mondo”.
Nel corso della serata sono stati annunciati anche i primi vincitori della 35esima edizione dei GLAAD, che avrà un bis l’11 maggio a New York. Tra questi, Bottoms ha sorprendentemente vinto il riconoscimento per il miglior film ad ampia distribuzione dell’anno, battendo Estranei di Andrew Haigh, mentre Monica del nostro Andrea Pallaoro ha vinto il GLAAD per il miglior film a distribuzione limitata. Tra le serie drama Yellowjackets ha battuto tutti, mentre tra i drama l’ha spuntata Ted Lasso, con Compagni di Viaggio miglior miniserie. A seguire tutti i vincitori.
GLAAD Media Awards 2024 – vincitori Los Angeles
Outstanding Film – Wide Theatrical Release
Bottoms
Outstanding Film – Limited Theatrical Release
Monica
Outstanding Drama Series
Yellowjackets
Outstanding Comedy Series
Ted Lasso
Outstanding Limited or Anthology Series
Fellow Travelers
Outstanding Reality Competition Program
RuPaul’s Drag Race
Outstanding Children’s Programming
“Blue River Wedding” Ada Twist: Scientist
Outstanding Kids & Family Programming or Film – Animated
Hailey’s On It!
Outstanding Music Artist
Reneé Rapp, Snow Angel
Outstanding Breakthrough Music Artist
David Archuleta
Outstanding Video Game
Baldur’s Gate 3
Outstanding Comic Book
Star Wars: Doctor Aphra, written by Alyssa Wong
Outstanding Original Graphic Novel/Anthology
Four-Color Heroes, by Richard Fairgray
Outstanding Magazine Overall Coverage
Out
SPANISH-LANGUAGE CATEGORIES
Outstanding Scripted Television Series
Las Noches de Tefía
Outstanding TV Journalism
“Adolescentes trans relatan su experiencia” Noticiero Telemundo (Telemundo)
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