Il Napoli di Luciano Spalletti ha vinto il suo 3° strameritato scudetto al termine di una stagione dominata, in lungo e in largo. 33 anni dopo Maradona, Napoli città è tornata a festeggiare un trionfo inatteso, almeno ad inizio campionato, diventato realtà addirittura con 5 giornate di anticipo rispetto al termine del campionato.
Pareggiando ad Udine il Napoli è diventato irragiungibile per chiunque, facendo esplodere la festa di un popolo intero, di una città impazzita tra fuochi d’artificio e caroselli infiniti. Tifosi napoletani sparsi in tutto il mondo sono scesi in strada, da Rio a New York passando per Milano, dando sfogo ad una gioia per 33 anni repressa.
Angelo Formato, fotografo napoletano, nel corso delle ultime settimane ha provato ad immaginare la festa scudetto del Napoli affidandosi all’Intelligenza Artificiale, tra tifosi in festa e baci tra ragazzi innamorati, abbattendo il muro dell’omofobia da sempre legato al mondo del pallone.
“Napoli è la città del sole, del mare e di un’opulenza e di una decadenza inimmaginabili insieme“, ha scritto Formato sui social. “Napoli è fatta di contrasti, anche perché da secoli ospita culture diverse e tanti stranieri. Tra i palazzi caldi e pallidi dei Quartieri Spagnoli, circondato da quei colori tenui, adornati da qualche striatura di azzurro nei festoni e nelle ghirlande, ho pensato alla mia città natale in un’occasione molto particolare. E se la squadra di calcio del Napoli vincesse il campionato italiano di calcio? Come festeggeremmo? Ho immaginato e modellato quelle scene nella mia testa, ma ho lasciato che un’intelligenza artificiale rendesse le mie immagini molto personali e intime, piacevoli agli altri attraverso il potere delle parole. È grazie a loro che una città molto reale, se non realista, come Napoli può diventare teatro di momenti ideali, che in effetti sono piuttosto rari nel mondo vero. L’intelligenza artificiale mi consente di evidenziare quanto sia mozzafiato quando le persone sono in grado di riunirsi, vivere e condividere la propria felicità anche in circostanze in cui persone divergenti tendono a non essere così benvenute o viste. AI ha reso il Napoli e il campionato italiano di calcio un luogo aperto alla positività, alla tolleranza, all’inclusione e alla correttezza. Ma soprattutto, lo ha reso reale. Spero solo che questo faccia capire alle persone che non solo è reale, ma può essere vero, se solo ci crediamo“.
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