1017 emendamenti. La legge contro l’omotransfobia e la misoginia è stato oggi sommersa dal chiaro ostruzionismo firmato Lega e Fratelli d’Italia, come denunciato dal suo relatore, il deputato Pd Alessandro Zan.
Lega e Fratelli d’Italia, presentando oltre mille emendamenti al ddl contro l’omotransfobia e la misoginia, hanno dimostrato il loro chiaro obiettivo ostruzionista. E questo è un peccato, perché si schierano contro una legge che tutelerà la dignità umana e rafforzerà i principi di uguaglianza sanciti dalla nostra Costituzione. Le proposte emendative non devono tendere a bloccare un ddl, ma a dare un contributo costruttivo, né tantomeno possono mirare a svuotare il contenuto del provvedimento o introdurre clausole particolari che sviliscono proprio quella dignità umana che noi vogliamo fortemente difendere. Questa legge contribuirà a dare piena cittadinanza a tutte le cittadine e a tutti i cittadini di questo Paese, contrastando odio, discriminazioni e violenze inaccettabili.
Di quei 1017 emendamenti, 493 sono della Lega, 482 di Fratelli d’Italia, 17 di Forza Italia, 14 del Gruppo Misto, 7 di Italia Viva e 4 del Partito Democratico. Da martedì si inizierà a votare in Commissione Giustizia, per poi sbarcare alla Camera dei Deputati il 27 luglio.
Nel frattempo a Roma, in Piazza Santi Apostoli, si è tenuta l’annunciata manifestazione in favore del DDL ma contraria a qualsiasi ipotetico suo stravolgimento. A seguire le immagini dalla manifestazione, lanciata da Prisma – Collettivo Lgbtqia+ Sapienza. Il video dell’intervento degli organizzatori è invece in testa al post.
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