Ha scosso il Paese l’aggressione omofoba avvenuta a Milano nel weekend, con un ragazzo deriso e aggredito da 10 persone in zona Ticinese. Il Partito Democratico, al governo con il Movimento 5 Stelle e LEU, ha ribadito l’urgenza di una legge contro l’omotransfobia, chiedendo alla maggioranza (e non solo) di far presto.
Un ragazzo di 25 anni è stato aggredito a Milano, in zona Porta ticinese. A circondarlo c’erano dieci persone. Ha riportato una ferita alla testa e un forte trauma al torace.
Manca un particolare in questa triste storia, quel ragazzo è gay. E, in quanto gay, è stato aggredito e picchiato.
Nell’ultimo anno in Italia i casi registrati di violenza nei confronti di persone LGBT sono aumentati del 33%.
Una legge contro l’omotransfobia non è più rinviabile.
Il PD si è già impegnato a farla approvare quanto prima. Faremo di tutto per fermare odio, aggressioni e discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere. Perché riguarda la vita delle persone, le nostre comunità, che vanno difese e tutelate.
Monica Cirinnà, senatrice PD, ha rincarato la dose: “Ancora un caso di violenza omofoba, stavolta a Milano. Abbraccio la giovane vittima con tutto il mio affetto: sei più forte di tutto questo odio e di questa orribile violenza. Dobbiamo approvare in fretta la legge contro i crimini d’odio e la violenza omotransfobica: per farlo, rinnovo la mia proposta di formare un gruppo di lavoro bicamerale con i membri delle Commissioni Giustizia di Camera e Senato, come facemmo per la legge sulle unioni civili, per evitare la doppia lettura e approvare la legge prima dell’estate!“.
Alessandro Zan, deputato PD nonché relatore della legge contro l’omotransfobia, ha insistito: “L’ennesima vile aggressione omofoba avvenuta questa notte a Milano nei confronti di un ragazzo da parte di un branco dimostra il grave clima di odio presente nel Paese, soprattutto tra le giovani generazioni. Per questa ragione è importante accelerare la proposta di legge contro l’omotransfobia già in discussione alla Camera. Non ci sono più alibi per ritardare ulteriormente l’approvazione di questa legge: tutto il Parlamento è chiamato ad assumersi questa responsabilità. Il tempo è scaduto.”
In area governativa, da segnalare l’intervento di Elena Bonetti, Ministro per le pari opportunità e la famiglia: “L’odio omotransfobico non può abitare le nostre relazioni, minacciare i nostri giovani, violare la dignità sociale che appartiene a tutti i cittadini. Ci impegneremo perché nel nuovo anno si arrivi ad una legge che ci aiuti ad affermarlo, senza esitazioni“.
Almeno a parole, tutti concordi nel rimarcare la necessità di una legge contro l’odio. Ma è arrivato il momento di passare ai fatti. Se non ora, quando?
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