Modelli genetici associati all’omosessualità? Un’eresia per i seguaci dell’evoluzionismo, pronta ad essere parzialmente sconfessata da uno degli studi più importanti mai eseguiti sul tema, realizzato dall’Università del Queensland, i cui esiti sono stati resi noti lo scorso 23 agosto su Nature Human Behaviour, inserto online della più nota rivista scientifica. Il genoma di oltre 477.000 persone che hanno avuto almeno una volta un rapporto sessuale con un individuo del loro stesso sesso è stato confrontato dagli scienziati con quello di 358.426 uomini e donne eterosessuali. E i risultati hanno aperto a nuove informazioni e a relative ipotesi, che saranno approfondite nei prossimi mesi.
Alt, sconfessiamo il pensiero che potrebbe scattare a questo punto della lettura: nessuno degli esperti ha mai individuato un singolo “gene gay“ nella sequenza dei candidati, oggi così come in ricerche passate, che avevano messo in luce un’ereditarietà delle tendenze sessuali compresa fra l’8% e il 25%. Il professore responsabile dei nuovi studi, Brendan Zietsch, ha tuttavia identificato alcuni pattern che potrebbero essere associati all’orientamento omosessuale, ma anche alla ricerca di partner di sesso diverso a scopo esclusivamente riproduttivo. Considerazioni da cogliere con le pinze, condivise solo in parte dalla comunità scientifica internazionale, che riconosce che sono interazioni complesse di tipo ambientale e culturale ad influenzare il comportamento sessuale.
Il team di ricercatori ha manifestato infatti i limiti che un’analisi simile porta con sé: dalla scelta di un campione esclusivamente occidentale (Regno Unito e Stati Uniti) all’età dei candidati, senza dimenticare quella percentuale di persone che si dichiara eterosessuale, pur essendo attratta in realtà da persone del loro stesso sesso. Tiene conto di tutte le barriere la biologa Julia Monk, in servizio presso la Yale University di New Haven, che sottolinea come sia complesso indagare il rapporto fra genetica e orientamento sessuale. D’altronde, le abitudini sessuali moderne occupano un ruolo diverso nella vita di ciascuno di noi rispetto al passato:
È chiaro che il comportamento delle persone, quando si tratta di sesso e riproduzione, va di pari passo con i fattori culturali. Scavare nella genetica è quasi impossibile.
Scettici sulle analisi di Zietsch anche altri studiosi di genetica, tra cui l’hawaiano Dean Hamer, autore di saggi scientifici sui legami tra genetica e sessualità. Il principale limite riscontrato dallo scienziato è l’abbinamento automatico nella ricerca fra l’omosessualità e il fatto di aver avuto anche una singola esperienza con una persona del proprio sesso. “Non si è posta la domanda giusta alle persone giuste”, ha rivelato Hamer. Gli studi procedono.
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