L’Alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani Navi Pillay ha espresso shock e sgomento per la condanna a 14 anni di carcere di Steven Monjeza e Tiwonge Chimbalanga, una coppia di omosessuali del Malawi. "Le leggi che criminalizzano le persone in base al loro orientamento sessuale sono per la loro stessa natura discriminatorie e come tali sono una chiara violazione di trattati e strumenti internazionali – ha detto Pillay in una dichiarazione resa nota a Ginevra -. Purtoppo esistono ancora in un certo numero di Paesi nel mondo". Navi Pillay ha poi ricordto che la legge in base alla quale è stata emessa la condanna della coppia in Malawi "risale all’epoca coloniale". L’Alto commissario ha chiesto la revoca della condanna e la riforma dei codici penali che criminalizzano l’omosessualita’.
E insieme alla condanna dell’Onu arriva anche quella di Washington. La Casa Bianca, infatti, ha criticato con forza la condanna inflitta dal tribunale alla coppia gay del Malawi che aveva celebrato il fidanzamento. "La criminalizzazione dell’orientamento sessuale e dell’identità di genere macchia la condizione dei diritti umani in Malawi", ha detto il portavoce della Casa Bianca Robert Gibbs facendo appello al paese dell’Africa australe e al resto del mondo di "smettere di usare l’orientamento sessuale come base per arresti, detenzioni ed esecuzioni".
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