L’Oscar che Sean Penn ha consegnato a Zelensky è quello da lui vinto con Milk?

A noi piace pensare che il divo abbia portato in Ucraina proprio la statuetta conquistata con Milk, come risposta all'omotransfobia russa targata Putin e ai tanti diritti ancora oggi negati alla comunità LGBTQI+ ucraina.

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Sean Penn è tornato a Kyev, dopo il documentario girato ad inizio 2022 tra i bombardamenti russi, per far visita al presidente ucraino Volodymyr Zelensky, con un regalo davvero speciale. Uno dei suoi due premi Oscar vinti, come miglior attore.

L’ex marito di Madonna, 5 volte nominato, ha vinto fino ad oggi due statuette. La prima nel 2004 come miglior attore protagonista per Mystic River di Clint Eastwood. La 2a nel 2009 per Milk di Gus Van Sant, capolavoro della cinematografia queer del nuovo millennio in cui Penn ha interpretato l’iconico Harvey Milk, primo storico componente delle istituzioni statunitensi apertamente gay, assassinato nel 1978 dall’ex consigliere comunale Dan White.

Non è chiaro quale dei due Oscar Penn abbia ‘prestato’ ieri a Zelensky, ma a noi piace pensare che Sean abbia portato in Ucraina proprio la statuetta conquistata con Milk, come risposta all’omotransfobia russa targata Vladimir Putin e ai tanti diritti ancora oggi negati alla comunità LGBTQI+ ucraina. Una statuetta dell’inclusione totale, reale, vinta grazie al ricordo di un uomo che ha fatto la storia della politica d’America, leader del movimento di liberazione omosessuale a stelle e strisce. Un Oscar contro l’odio putiniano, a sostegno del matrimonio egualitario che decine di migliaia di ucraini vorrebbero legalizzato e dei diritti di un’intera comunità.

Questo è per te“, ha detto Penn al cospetto di Zelensky, tirando fuori da uno zaino uno dei suoi due Oscar. “È solo una cosa sciocca e simbolica, ma se so che è qui mi sentirò meglio e più forte per la battaglia. Quando vincerai, me lo riporterai a Malibu, perché mi sento meglio a sapere che c’è un pezzo di me qui con te“.

Zelensky ha accettato la statuetta di Penn, definendola “un grande onore“, promettendogli che gliela restituirà una volta vinta la guerra. Si tratta della terza visita in Ucraina fatta da Penn dall’inizio dell’invasione russa. Lo scorso mese di marzo Sean aveva minacciato di boicottare la cerimonia degli Oscar se l’Academy si fosse rifiutata di lasciar parlare il presidente ucraino, da lui sempre sostenuto con forza.

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