La nostra coppia del cuore a Pechino Express, il reality game in onda su Rai2 da settembre, è quella formata da Diego Passoni e Cristina Bugatty (qui un profilo dei due). I due hanno scelto di chiamarsi “i Contribuenti”. Approfittiamone per ribadire il senso politico alla base di questo nome.
La vita vita democratica di una paese occidentale moderno dovrebbe essere basata sul double bound di diritti e doveri: condivisione degli oneri della spesa pubblica attraverso il sistema fiscale e godimento dei diritti garantiti dalla promozione statale che assicura la parità anche quando circostanze avverse (l’essere in minoranza, ad esempio) la sfavorirebbero.
C’è un piano generale insomma, il piano della legge e dei diritti che dovrebbe esser protetto in ogni sana democrazia, un piano su cui le posizioni culturali e ideologiche dei singoli non dovrebbero rientrare. Così come non viene (giustamente) fornita alcuna esenzione fiscale ai contribuenti sulla base del loro orientamento sessuale, è ora che si offra allora anche la piena parità dei diritti civili.
Detto senza mezzi termini: paghiamo le stesse tasse, vogliamo gli stessi diritti. Il matrimonio egualitario e il diritto all’adozione (e tutti gli altri provvedimenti per la parità come coppia e come potenziali genitori) sono conseguenza sacrosanta del fatto di partecipare come tutti gli altri cittadini al sostentamento fiscale di questo paese.
Ecco perché Diego Passoni e Cristina Bugatty si sono chiamati “i Contribuenti”.
Ecco perché tifiamo per loro.
Grazie Diego e Cristina per aver scelto questo nome e per rappresentare la comunità LGBT al game-show più famoso della televisione.
Gay.it è anche su Whatsapp. Clicca qui per unirti alla community ed essere sempre aggiornato.