A volte le buone notizie arrivano dai posti da cui non ce lo aspetteremmo. Come un piccolo comune in provincia di Reggio Calabria che si dichiara ufficialmente "Comune amico delle persone lgbt" approvando un regolamento contro le discriminazioni. Stiamo parlando di Polistena, cittadina di poco più di 11.000 abitanti, situata proprio laggiù, in fondo allo Stivale. Il regolamento, approvato dal consiglio comunale venerdì scorso, regolamenta ambiti che fino ad ora erano relegati alla sfera privata come lavoro, salute, tutela nei pubblici esercizi, formazione del personale dell’ente. Ma il documento si spinge oltre chiedendo all’amministrazione regionale di dotarsi di strumenti che garantiscano il rispetto e la parità per le persone lgbt con misure anti-discriminazione.
Lo rende noto, con un comunicato, l’ufficio stampa di Arcigay.
"E’ il frutto della capacità di relazione e dialogo che abbiamo costruito in molti anni – ha dichiarato Massimo Frana, consigliere comunale del Pd e promotore dell’iniziativa – attraverso l’ascolto dell’altro si superano steccati ideologici che non sono utili alla causa delle persone lgbt. La spinta che ci ha animato è che tutti e tutte hanno il diritto ad una vita piena e felice, garantita solo da pari dignità e pari diritti".
Il Comitato Provinciale Arcigay Eos Calabria ha invitato Frana a far parte del consiglio direttivo dell’Associazione. "Siamo certi del contributo che Massimo sarà in grado di rendere alla comunità LGBT calabrese per la professionalità e la tenacia che lo contraddistinguono – dichiara il presidente Federico Cerminara –. In tal modo l’associazionismo si dota di un braccio culturale di enorme prestigio che sarà capace di implementare politiche di cambiamento sociale sul territorio".
"Polistena fa un passo di eccellenza, in un panorama politico nazionale che ignora qualsiasi forma di tutela delle persone LGBT – aggiunge Aurelio Mancuso, presidente nazionale Arcigay –. Invitiamo tutti i comuni della sconfinata provincia italiana a prendere esempio da Polistena per ridare un riconoscimento pubblico alla dignità e alla felicità di milioni di gay, lesbiche e bisessuali che vivono lontano dalle città".
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