Fabrizio Caiazza, 33enne originario di Napoli ma residente a Milano, si dice stupito per l’articolo apparso oggi sulle pagine di Corriere Milano. Secondo il quotidiano, Caiazza, che di professione fa il poliziotto municipale al Comune di Milano, sarebbe stato richiamato dal proprio comandante per aver partecipato ad un concorso di bellezza americano con indosso la divisa di ordinanza. La "punzione" sarebbe la sospensione della professione per 6 mesi.
«Il mio comandante non ha rilasciato nessuna dichiarazione sulla vicenda e i fatti si sono svolti in modo molto diverso da come scritto oggi dal Corriere» ha detto Caiazza a Gay.it. «È vero che è stata convocata una commissione disciplinare ma solo dopo che è comparsa una mia foto in divisa in copertina di Clubbing Magazine», il mensile free-press a target gay. «Il concorso americano non richiedeva la presenza fisica negli States, per cui non ho sfilato in divisa come riporta Corriere Milano."
"Riconosco di aver commesso una leggerezza nel farmi fotografare in divisa senza prima chiedere il permesso. Ma quando ho spiegato al mio comandante che per quegli scatti non ho percepito nessun compenso extra, la vicenda è stata ridimensionata dal comandante stesso."
"Per non creare problemi – rivela Caiazza – ho anche rifiutato una partecipazione all’Isola dei Famosi. Il mio lavoro non è fare il modello, ma il poliziotto, e la mia professione non la metterei a repentaglio per nessun motivo."
di Daniele Nardini
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