L’Aquila – E’ stato arrestato un giovane uomo di 31 anni dopo la denuncia di un suo coetaneo, che lo accusa di averlo minacciato di rivelare alla sua famiglia il suo orientamento sessuale. La vittima ha trovato il coraggio di denunciare alle autorità le minacce subite, dopo che il suo seduttore digitale, attraverso messaggi inviati in chat, gli aveva dimostrato di conoscere la sua famiglia. Secondo gli inquirenti, il molestatore aveva agitato la possibilità di recare danni anche alla famiglia stessa della vittima.
F.C., queste le iniziali del persecutore citate da Il Messaggero che riporta la notizia, sarebbe un predatore seriale. I carabinieri hanno iniziato ad indagare su di lui durante il mese di Agosto, proprio a seguito della denuncia sporta dalla vittima. Le prime indagini hanno da subito dimostrato che il giovane uomo – ora detenuto in un carcere fuori dalla provincia de L’Aquila – è recidivo nei suoi comportamenti persecutori. Il suo schema da predatore seriale prevedeva una lunga seduzione mediante social network e app per incontri, quindi l’apprendimento di notizie sulla vittima sufficienti a lanciare un’offensiva ricattatoria, al fine di organizzare incontri che – a quanto si apprende dal quotidiano romano – sfociavano spesso in “violenze di ogni genere”.
Dopo poche settimane di indagini, il pubblico ministero (Pm) ha chiesto al Giudice per le Indagini Preliminari (Gip) l’autorizzazione a procedere con l’arresto per interrompere la catena di violenze e abusi.Nota: il narcisista seriale
Il narcisistica seriale è una persona affetta da una patologia che prevede l’ossessione della conquista, fa spesso utilizzo di app per incontri e social network. Non è interessato alla relazione, ma alla conquista, per questo motivo tende a collezionare vittime una dopo l’altra, in una catena compulsiva potenzialmente infinita. Le vittime del narcisista seriale tendono a ignorare completamente l’aspetto patologico del loro carnefice, che del resto sviluppa una acuta capacità di seduzione emotiva volta tuttavia unicamente al raggiungimento di un obiettivo di seduzione fine a se stesso. E’ comprovato che il profilo di narcisista seriale è sempre più largamente diffuso all’epoca dei social network e delle app di incontri ed è altrettanto provato che il passaggio dalla mera seduzione all’ossessione per le vittime e quindi alla successiva fase ricattatoria di minacce è facilmente possibile e persino probabile.
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Non volevo certo mettere in discussione il tuo vissuto né quello di altre persone che come te hanno avuto problemi su Grindr, ci mancherebbe. Anche se non lo uso più da qualche anno, so benissimo che è potenzialmente un ambiente tossico, in cui è meglio muoversi con accortezza e giudizio. Semplicemente volevo aggiungere anche la mia storia per dire che gli stronzi e i narcisisti psicopatici si possono trovare ovunque, sia su Grindr sia in contesti che apparentemente si presentano e raccontano come "più inclusivi e sani". Al tempo stesso gli incontri con le persone giuste si possono fare anche online. Di sicuro non mi aspettavo di conoscere il mio compagno su Grindr, eppure è successo e mi ha cambiato in meglio la vita. Forse a volte è solo questione di fortuna e di saper scegliere bene.
È proprio vero che per fortuna i vissuti sono tutti soggettivi e diversi tra loro. Per esempio io non ho mai incontrato questa fantomatica "comunità inclusiva e sana" di cui scrive burg333, anzi, ho frequentato associazioni e collettivi che si sono rivelate vere e proprie tane di lupi travestiti da agnelli. Al contrario, anni fa, ho conosciuto il mio compagno proprio su Grindr.
Menomale per te, però continuo a non consigliare a nessun novizio di cominciare per Grindr. Poi ognuno può vederla come gli pare, e appunto i vissuti sono tutti soggettivi. Quello che è fantomatico per te, non lo è stato per me. Mentre la comunità di Grindr a me ha causato tantissimi problemi, e non solo a me. Informati sul progetto Kindr, ci sarà un motivo se esiste.
La riservatezza delle conversazioni epistolari digitali a sfondo sessuale crea il contesto perfetto per l'attività di narcisisti psicopatici e criminali che vogliono entrare in casa di estranei. Nel caso dei narcisisti l'aura di vergogna di chi vive la propria omosessualità di nascosto come su Grindr è l'elemento base per ottenere che la vittima occulti la violenza che subisce. La superficiale educazione emotiva che la società destina alle persone gay, per non riconoscerle e includerle né in famiglia né a scuola, agevola estremamente i predatori psicologici perché le vittime non capiscono di essere il bersaglio di un attacco psicologico subdolo (ma riconoscibile per chi ha veramente amor proprio). Nessuno ne è realmente immune oggi, e le persone vulnerabili rischiano molto di più e non è uno scherzo. Io sconsiglio vivamente di considerare Grindr un divertimento, specialmente a chi è da poco a conoscenza del proprio orientamento sessuale non conforme, per troppe ragioni non farà altro che peggiorarti la vita. Cercare alternative, con comunità più inclusive e sane, e lasciare azzardo e brivido del pericolo a qualche anno più avanti, se proprio interessasse. Grindr è l'app della vergogna e del pregiudizio, chi si scopre omosessuale o bisessuale ha bisogno di stare tra persone sane specialmente all'inizio. É il momento più delicato e l'occasione perfetta per narcisisti perversi. È come buttarsi a piedi in mezzo all'autostrada aspettando di farsi il meno male possibile.