A sentire don Franco Zaghini, prete di San Mercuriale a Forlì, tutto è iniziato nel tentativo di aiutare due giovani bisognosi che si erano rivolti a lui per chiedere un po’ di soldi. Di lì a poco sono iniziati i rapporti sessuali tra tutti e tre (200 euro a prestazione, a quanto pare), ma le cose si sono complicate quando i due hanno iniziato a minacciare il prete costringendolo a versare somme di denaro sempre maggiori per evitare che andassero a spifferare tutto al vescovo della diocesi competente. A far decidere ai due di iniziare la pratica estorsiva nei confronti del prealto, la notizia che questi aveva intrapreso una relazione, a pagamento, con un ragazzo rumeno e che questa relazione avrebbe potuto escluderli dal "gioco" e lasciarli a secco.
A quel punto i due ragazzi, di 24 e 25 anni, hanno iniziato a pretendere somme di denaro maggiori per assicurare illoro silenzio, ma durante un’accesa discussione tra i tre, era stata chiamata la polizia. All’inizio, agli agenti era stato detto che la lite era dovuta a lavori effettuati in parrocchia e non pagati. Una volta in caserma, però, il prete non ha retto alla pressione ed ha rivelato tutta la vicenda.
Adesso gli inquirenti hanno avviato due indagii per altrettante ipotesi di reato. La prima è quella per estorsione ai danni del prelato, ed è condotta dalla procura di Forlì, mentre l’altra è in mano alla Procura Antimafia di Bologna e nasce dalla perizia effettuata sul PC di don Zaghini dalla quale risulterebbe la presenza di materiale pedo-pornografico.