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Infiammano le proteste contro l’insediamento di Trump: enorme “queer party” sotto la casa del vicepresidente

Gli attivisti LGBT hanno invaso le strade per ore: “Siamo qui, siamo queer e balliamo!”.

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Manca poco più di un giorno alla fatidica cerimonia di insediamento di Donald Trump alla Casa Bianca e sono già scoppiate le polemiche.

Nella notte di ieri gli attivisti LGBT americani hanno organizzato contro Donald Trump una grossa manifestazione di gioia e celebrazione, “Queer Dance Party”, sotto la casa del vicepresidente omofobo Mike Pence.  Tantissimi i partecipanti e tantissimi i cartelli: “Queer Love”, “Trans Power” e tanti cori: “Love trumps hate“, intonavano le persone.

Nonostante Pence non fosse presente in casa, ciò non ha fermato le persone che si sono scatenate ballando e cantando, attirando un massiccio plotone di poliziotti: “Siamo di tutte le forme, misure, colori, credenze, e dobbiamo rispettare la nostra diversità“, ha affermato Joanna Pratt, che ha vissuto a fianco la casa di Pence per più di 30 anni. “La comunità LGBT ha avuto molti problemi ad essere rispettata e accettata, e il fatto che la persecuzione stia tornando non è un buon segno“.

La manifestazione è stata organizzata dagli attivisti di Werk for Peace, organizzazione nata all’indomani della strage di Orlando e che usa la danza come metodo di protesta. “We are here, we are queer, we will dance!“.

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