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PROTUBERANZE ANALI: È PAPILLOMA

L’esperto risponde ai dubbi di un lettore: si tratta della manifestazione del virus HPV, che si trasmette col contatto pelle-pelle e per il quale il preservativo non garantisce protezione.

PROTUBERANZE ANALI: È PAPILLOMA - leo23 9 4 - Gay.it
2 min. di lettura

Mi sono comparse delle protuberanze intorno all’ano. Dal prelievo (sono andato da un dermatologo) ed esame in laboratorio è stato diagnosticato “papilloma squamoso – (fm)”.
Il medico di famiglia non ha saputo dirmi niente. Sono in attesa di visita chirurgica (tempi ovviamente molto lunghi in quanto è quella pubblica).
Premesso che ho avuto solo 5 rapporti anali con due persone (fino a 5 anni fa ero vergine, per cui il conto è facile) e tutti protetti, cos’è il papilloma? É dovuto a qualche contagio di natura sessuale? E’ contagioso per gli altri? Ci sono precauzioni particolari?
Al momento non ho (ancora) un compagno, ma spero che questa situazione sia di breve durata.
Non so se siete in grado di darmi delle risposte, però non sapevo a chi chiederle.
Ringrazio in anticipo per la risposta

Di fronte a tante paure e ad un imbarazzo ingiustificato per lesioni che appaiono nella zona ano-genitale lascia che ti dica che hai fatto molto bene a farti vedere da un dermatologo, a fare una biopsia, e a chiedere notizie al tuo medico di famiglia.
Il papilloma squamoso è una delle manifestazioni cliniche causate da una infezione di un virus chiamato HPV (HUMAN PAPILLOMA VIRUS), lo stesso virus che causa i condilomi, e che si trasmette attraverso i rapporti sessuali per contatto diretto (cioè pelle-pelle) e dunque è possibile infettarsi anche se la penetrazione è stata protetta dal preservativo. Il preservativo infatti impedisce che lo sperma entri nell’ano ma non copre totalmente il pene ed i testicoli, inoltre anche le dita o i “giocattoli” possono trasmettere l’HPV, infine prima della penetrazione e quindi prima di indossare il preservativo il pene può toccare la regione anale.
Quello che ora farà il chirurgo è di eseguire una anoscopia per verificare se le lesioni sono anche interne al canale anale e poi le rimuoverà chirurgicamente. La rimozione delle lesioni tuttavia non significa la scomparsa del virus, quindi le lesioni potrebbero ricomparire ed il virus potrebbe essere trasmesso ad altri. Non esistono particolari precauzioni salvo l’uso del preservativo che però, come ho detto, non protegge completamente dall’infezione.
Per quanto riguarda i tempi di attesa, mentre aspetti che il chirurgo ti visiti, potresti provare a chiedere una visita presso un Centro MST (Malattie Sessualmente Trasmesse) presente nei Reparti di Dermatologia degli Ospedali (la cosa più semplice è chiedere al dermatologo che ti ha fatto la biopsia).
Ciao!
dr. Francesco Allegrini

di Francesco Allegrini

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