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Pulitzer 2020, tra i vincitori anche due acclamati scrittori gay

Brown è il primo omosessuale dichiarato a vincere il Pulitzer per la poesia, mentre Jackson è il primo scrittore di un musical a vincere il Pulitzer per il miglior drama teatrale.

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Pulitzer 2020, tra i vincitori anche due acclamati scrittori gay - Pulitzer 2020 gay - Gay.it

Nella giornata di ieri sono stati assegnati gli ambitissimi premi Pulitzer, ovvero i riconoscimenti più prestigiosi del giornalismo americano, con due vincitori dichiaratamente omosessuali.

Il 44enne Jericho Brown ha vinto il Premio Pulitzer per la poesia con la sua terza raccolta di poesie, The Tradition, pubblicata nell’aprile 2019. Un riconoscimento andato ad una raccolta che combina «liriche magistrali, delicatezza e urgenza storica». Il vincitore del Premio Pulitzer per il dramma è stato invece Michael R. Jackson, per il suo musical del 2019, A Strange Loop, che racconta il processo creativo di un artista e che diventa «una meditazione sulle paure e le insicurezze universali». Michael è così diventato il primo scrittore di un musical a vincere il Pulitzer per il miglior drama teatrale.

I Pulitzer sono dal 1917 assegnati a coloro che eccellono nel campo del giornalismo e delle arti. I premi del 2020 sono stati annunciati sul web, a causa della pandemia di COVID-19. Si ritiene che Jericho Brown sia il primo omosessuale dichiarato a vincere il Pulitzer per la poesia. Nato in Louisiana, insegna inglese e scrittura creativa alla Emory University di Atlanta, in Georgia. In una dichiarazione pubblicata dalla Emory University, Brown ha dichiarato:Conosco il Premio Pulitzer e ne comprendo il prestigio da quando ero alle elementari e lo vinse Rita Dove. Ma questo non significa che mi sarei mai aspettato di vincerlo, ricevere la notizia che ho vinto è stata di gran lunga la cosa migliore che mi sia successa nel 2020″. “Non mi aspettavo di vincerlo perché quando scrivo le mie poesie intendo essere il più sovversivo e radicale possibile.

Jackson, nato a Detroit, ha invece vinto il premio drammatico per il suo musical semi-autobiografico, visto Off Broadway lo scorso anno. I giudici hanno definito l’opera, “Un musical meta-funzionale che traccia il processo creativo di un artista trasformando questioni di identità, razza e sessualità che un tempo lo spinsero ai margini del mainstream culturale in una meditazione su paure e insicurezze umane universali“. Su Twitter, Jackson ha espresso tutta la sua gioia: “Mai nei miei sogni più sfrenati. MAI. NEI. MIEI. SOGNI. PIU’. SFRENATI. Grazie a tutti coloro che mi hanno supportato nel mio viaggio verso un onore così incredibile. Sono sicuro che avrò altro da dire quando avrò preso fiato e letto tutti questi sms ed e-mail, ma per ora, GRAZIE.”

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