Adam Rippon ha fatto scuola.
Dopo aver attaccato il vicepresidente americano Mike Pence, vinto un bronzo a squadre e acciuffata la qualificazione per la finale olimpica, il pattinatore, primo storico gay dichiarato a stelle e strisce a qualificarsi ad un’Olimpiade invernale, ha fatto proseliti.
Anche Gus Kenworthy, suo amico nonché sciatore freestyle a sua volta omosessuale dichiarato, ha infatti annunciato che non incontrerà Mike Pence, accusato di aver più volte diffuso messaggi omofobi finanziando persino alcuni centri riparativi. Entrambi, quando arriverà l’invito alla Casa Bianca per tutti i medagliati olimpici, non ci saranno.
“Sono così orgoglioso di essere americano e di venire da un Paese in cui puoi esprimere le tue opinioni politiche e difendere ciò in cui credi. Penso che quando hai una voce, devi usarla, specialmente quando ti senti molto forte nei confronti di qualcosa“, ha rivelato Gus alla CBS. Kenworthy, va ricordato, punta alla medaglia d’oro dopo aver vinto l’argento nello slopestyle ai Giochi olimpici invernali di Sochi, nel 2014. All’epoca lo sciatore freestyle non aveva ancora fatto coming out.
Ufficialmente fidanzato, Gus è presto diventato uno dei ‘volti LGBT’ simbolo di questa Olimpiade proprio insieme a Rippon, nei giorni scorsi attaccato sui social persino dal figlio del presidente Usa Donald Trump. Ma Adam non si scompone e nella notte ha conquistato la sua attesa finale singolare.
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