Cresci come un ragazzino cattolico, a Porto Rico, chierichetto all’altare, e diventa una pop star internazionale, adorata dalle folle delle ragazzine… E dei ragazzini. "Percorso a ostacoli" per accettare la tua identità sessuale se sei gay. Così lo racconta Ricky Martin in una lunga intervista-confessione al quotidiano inglese The Guardian, che lo incontra prima del maxiconcerto di Londra.
Martin anticipa uno spettacolo "molto erotico": ma la giornalista Kira Cochrane l’ha visto a Madrid, e non si fa impressionare: "c’è una dolcezza in lui che ricorda il ragazzo dello straripante successo degli anni ’90. Quando canta I wanna be your lover mimando un enorme fallo, con gli occhi supplichevoli, fa pensare solo a un ragazzino che offre una enorme rana… E la folla impazzisce per lui, e lui suda di gioia".
L’anno scorso, dopo un decennio di boatos, Ricky Martin a 38 anni ha ammesso online di essere "un fortunato omosessuale". Poi ha pubblicato l’autobiografia Me in cui raccontava il sollievo del coming out. Ma è un processo, dice al Guardian, che ognuno deve compiere per proprio conto. "A volte se stai zitto, ti senti molto solo. Dopo il coming out scopri tutta la comunità lgbt che ti riempie di amore". Ma, ammette, "detestavo quando cercavano di obbligarmi ad ammetterlo. Era molto doloroso, anzi otteneva l’effetto opposto".
Come quando la giornalista americana Barbara Walters gli chiese se era davvero gay, e Ricky rispose solo "la sessualità e l’omosessualità non dovrebbero essere un problema per nessuno". Confusione e sprechi: "se avessi passato davanti a un pianoforte un quarto del tempo che ho passato a manipolare la mia sessualità, oggi sarei il pianista migliore del mondo… Quello che la gente si aspettava da me non era quello che ero. Mi sono costretto a credere che quello che volevano loro potesse essere la mia verità".
Tanti incontri con maschi, e poi si diceva: "sono bisessuale, perchè riesco anche a andare con le ragazze e mi piace un sacco". E poi "vedi in tv uno che pare una caricatura e pensi "Mica sono come quello lì". E aggiungi che avevo un grande successo. E a chi non fa piacere essere accettato?". Per non parlare della religione. "Pensavo che mi dovevano piacere le ragazze. Perchè questo diceva la Chiesa e questo mi diceva il prete. Secondo la mia fede, quello che provavo era il male".
Il bubbone scoppia quando nel 2005 comincia a volere un figlio. "Davanti al computer pensavo, come faccio? Cercando ho scoperto le madri surrogate. Mia madre mi ha detto: "sembra un film del futuro, Rick". Mamma – ho risposto – siamo nel futuro". Grazie a una donatrice di ovulo e a un’altra donna che ha portato a termine i feti sono nati due gemelli, Matteo e Valentino. Adesso Ricky Martin vuole anche una bambina con il suo partner con cui sta da quattro anni: Carlos, consulente finanziario, "una persona meravigliosa". Ma la rinascita è stata la scoperta dell’amore in generale. Quando ha pubblicato sulla rete la sua ‘confessione’, "quando ho premuto send, ho avuto davvero paura. Mi sono chiuso in camera. Tre minuti dopo ho chiamato una cara amica: "dimmi cosa dicono". E lei dall’altra parte, piangendo, mi ha detto ‘non puoi capire quanti messaggi d’amore ti stanno arrivando".
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