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RINUNCIO AGLI UOMINI PER LEI

“Sapeva dei miei incontri con uomini, ma non ha saputo aspettare. Ora mi manca, vorrei prometterle fedeltà”. L’esperta: “La bisessualità non è un abito facile da portare”.

RINUNCIO AGLI UOMINI PER LEI - leo28 12 3 - Gay.it
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Salve a tutti.
Mi chiamo Gabriele, 24 anni, sono disperato. Sono bisessuale, ho amato e avuto esperienze sessuali con ragazzi, ma mi attraggono molto anche le donne. Neanche un mese fa la relazione che durava da un anno e mezzo con la mia ragazza si è interrotta definitivamente. Motivo? Non riuscivo a mettere da parte quel lato di me stesso attratto anche dai ragazzi. Lei sembrava aver accettato il fatto che io potessi avere bisogno di avere rapporti sessuali (non affettivi) con ragazzi una volta ogni 4-5 mesi. Lo aveva accettato nella speranza che prima o poi questo mio “vizio” si sarebbe dissolto. Ma come si sa il cambiamento in se stessi fa paura, e cambiare un modo di essere non è come cambiare una maglietta! Tuttavia stando con lei e amandola ogni giorno di più aumentava anche la motivazione di poterle fare la promessa che lei avrebbe sempre voluto: basta con i “zig-zag”. Ma non ha saputo-potuto aspettare, il suo bisogno di stabilità era troppo grande e così non ce l’ha fatta e ha preferito lasciarmi.
Io adesso sono disperatissimo, mi manca, la amo più di prima e dentro di me sento che quella promessa riuscirei a fargliela. Per amore riuscirei a farlo. Secondo lei è solo una sensazione passeggera? Prometterle questo sarebbe poco serio? Io la amo e non voglio prenderla in giro! Il prezzo per avere lei è non andare più a letto con persone del mio stesso sesso, e io sono pronto a pagare quel prezzo, che l’amore mi fa apparire come irrisorio. Ho voglia di stabilità pure io adesso!
Come devo fare? forse l’ho già persa (lei ha una capacità di rimozione del dolore che è immensa: si riprende subito da qualunque cosa). Lo so che in due righe non mi si può dare la soluzione al problema. Mi consigli, la prego, una figura professionale adatta a questo caso (psicoanalista, sessuologo…chi?). Mi chiedo inoltre se un bisessuale sia condannato a non poter avere una storia seria con uno senza avere il bisogno di andare con una, oppure di non poter avere una storia con una senza avere il bisogno di andare con uno. (concetto un po’ contorto, ma del resto anche l’identità di un bsx è contorta).
Sto male, aiutatemi, Gabriele…

La bisessualità non è certo un abito facile da portare. In teoria ti da una marcia in più, aprendoti a molte diverse possibilità di incontro e di relazione, nella pratica rende difficile trovare un patner stabile, che sappia accettare la situazione nel lungo periodo. Il principio di realtà ci dice che siamo culturalmente un po’ tutti portati a pensare per categorie contrapposte e anche nella sessualità è così: o sei gay o sei eterosessuale.
In effetti si tratta solo di una semplificazione che ci consente di darci un’identità stabile e ben riconoscibile dagli altri, di essere rassicurati e rassicurare. Al contrario, è ormai condivisa a livello scientifico la convinzione che le persone del tutto eterosessuali, così come quelle del tutto omosessuali, rappresentino una minoranza rispetto alla grande massa della popolazione. La maggioranza ha sperimentato nel corso della propria vita, il più delle volte in segretezza e in maniera più o meno importante, episodi di innamoramento o attrazione sia per l’uno che per l’altro sesso.
Tuttavia per i più, ad un certo punto della propria vita, diventa necessario definire chi si è e di conseguenza adottare uno stile di vita: formare una famiglia per gli eterosessuali, cercare forme nuove di vivere la propria sessualità e affettività per gli omosessuali.
Per non parlare poi del problema della gelosia che è un’emozione ampiamente condivisa. E’ provocata da un lato da un bisogno di sicurezza e stabilità (sapere che l’altro c’è per te e che non ti abbandonerà), dall’altro da un problema di orgoglio personale (non riuscire a sopportare l’idea che la persona che tu ami sia attratta da altri). Per molte donne, sapere che il proprio uomo possa desiderare altri uomini, spiazza perchè rende impossibile il controllo della situazione, lottare con il proprio rivale a armi pari. Forse solo una persona che vive in prima persona una condizione di bisessualità la può comprendere nel profondo, empaticamente, e quindi accettarla. Per gli altri, eterosessuali o omosessuali resta un’incognita che suscita ansie, magari non del tutto giustificate sul piano razionale, ma sempre presenti.
Tu sei stato onesto con la tua ragazza, ma evidentemente lei sopporta la vostra situazione, considerandola però una disgrazia che le è capitata. Lei vorrebbe un uomo solo per sè ed è facile capirla in questa sua aspirazione. Purtroppo non esiste una formula per salvare il vostro rapporto. Hai provato a rinunciare, ma ti è riuscito solo in parte. Lei ha provato a capirti, ma le è riuscito solo in parte. Forse con un’altra persona bisessuale portare avanti una relazione sarebbe più facile.

di Mirella Sandonnini

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