ROMA – Il Maxxi – Museo nazionale delle arti del XXI secolo – per la serie di incontri con artisti “Show Reel – Percorsi del video contemporaneo”, presenta mercoledì 1 marzo alle ore 18 un incontro con Kutlug Ataman, artista e animatore del movimento gay in Turchia.
Le intense video-installazioni di Kutlug Ataman descrivono individui spesso ai margini della cosidetta normalità, dando vita a ritratti di grande intimismo ma allo stesso tempo anche affrontando più vaste tematiche sociali. Sospeso tra fiction e documento, il suo lavoro utilizza la narrazione per esplorare la fragile natura dell’identità personale e parlare di temi quali malattia, maltrattamenti, abusi, così come di amori, scelte e sacrifici. “Tutti i miei soggetti sono come una naturale estensione di me stesso. Non filmo persone solo perchè sono interesanti, ma perchè hanno i miei stessi problemi, le mie stesse ossesioni.” Nei lavori di Kutlug Ataman i personaggi si raccontano senza pudore in lunghi monologhi davanti alla telecamera; l’atto di parlare diventa l’evento primario.
Kutlug Ataman è nato ad Istanbul nel 1961 e ha studiato cinema a Parigi e Los Angeles. Con il suo primo lungometraggio Serpent’s Tale del 1994 ha partecipato a diversi festival internazionali. Di nuovo a Istanbul, dove vive e lavora, è diventato uno degli animatori del movimento di liberazione gay in Turchia. Tra le sue partecipazioni internazionali Manifesta 2 (1998), La Biennale di Venezia (1999), La Biennale di Berlino (1999), Documenta 11 (2002), la Biennale di Istanbul (2003). Nel 2004 è stato nominato al Turner Prize, nello stesso anno ha vinto il Carnegie Prize con la monumentale video installazione Kuba, presentata poi a Londra nel 2005 per Artangel. Il prossimo aprile parteciperà alla mostra SNAFU Medien, Mythen, Mind Control, Hamburger Kunstalle, Amburgo.
L’incontro si svolgerà al cinema Tiziano, in via Guido Reni 2 a Roma; l’ingresso è gratuito.
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