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Dal Gladiatore al matematico bisessuale di “A Beautiful Mind”, dallo psicopatico di “Romper Stomper” (film in cui peraltro appare completamente nudo) al poliziotto di L.A. Confidential, la carriera di Russell Crowe ha toccato i personaggi più disparati.
Ma pochi sanno che uno dei ruoli che gli ha dato più notorietà in Australia, suo paese di origine, prima del definitivo trasferimento a Hollywood, fu quello dell’omosessuale Jeff Mitchell, protagonista di “The Sum of Us”, commovente e intrigante pellicola ispirata all’omonima commedia di Broadway e portata sullo schermo da Kevin Bowling e Geoff Burton nel 1994. Il film non purtroppo ha avuto grossa distribuzione dalle nostre parti. Ma c’è modo di rimediare, perché E.Mik presenta ora la videocassetta di The Sum of Us acquistabile anche sullo shopping di Gay.it.
La storia: Harry Mitchell è un pensionato, amante della buona birra, vedovo. Suo figlio Jeff è un idraulico di circa 20 anni, omosessuale, un fatto che il padre, uomo di larghe vedute, ha accettato con facilità. Tra i due esiste una complicità molto forte: padre e figlio vivono insieme e vanno d’amore e d’accordo. Ciascuno però si sente solo ed è alla ricerca di qualcuno di speciale. Harry, per il quale un mondo senza donne è “come un barbecue senza birra”, decide di rivolgersi ad un’agenzia matrimoniale. Incontra così Joyce, un’attraente divorziata di mezza età, con cui sembra andare subito d’accordo. Jeff non è così fortunato. Il suo nuovo ragazzo, Greg, non riesce ad adattarsi all’estrema apertura mentale di Harry, nonostante la loro relazione funzioni. Allo stesso tempo Harry subisce il rifiuto di Joyce, incapace di accettare l’omosessualità di Jeff. Ma di fronte alle avversità, il legame tra padre e figlio anziché logorarsi, si rafforza. Da soli e insieme, sono un tutt’uno.
Basato sulla pièce di grande successo rappresentata nei teatri dell’Off Broadway e poi diventato un film pluripremiato, The Sum of Us è un intelligente e intensa commedia a sfondo sociale sul trionfo dell’ amore incondizionato. Un ritratto purtroppo non comune di una famiglia con figlio omosessuale perfettamente in grado di crescere e fortificarsi: da far vedere a tutti i genitori che hanno problemi ad accettare l’omosessualità dei figli.
Il divo del “Gladiatore” ha scelto sin dagli esordi di interpretare ruoli controversi e impegnativi, e il suo ritratto di Jeff in The Sum of Us è realizzato su questa traccia. Russell ha ammesso di aver voluto interpretare quel ruolo dal momento in cui ne aveva sentito parlare. “Come molte cose che ho fatto, ho combattuto per quel ruolo perché credevo nel film.
E’ importante aiutare la gente a capire che le persone gay sono come chiunque altro, con la stessa sofferenza e lo stesso bisogno d’amore”, dice Russell. Subito dopo aver completato le riprese di The Sum of Us, Russell ha lasciato l’Australia per lavorare con Sharon Stone e Gene Hackman al film “Pronti a morire”, trampolino di lancio per la sua carriera hollywoodiana. Si può dunque dire che il ruolo del gay ha portato fortuna al bell’attore australiano, la cui carriera non si è senz’altro fermata alla vincita dell’ Oscar di “A Beautiful Mind”.
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