Sanremo 2023 è ufficialmente partito ieri sera, con numeri clamorosi pari a 10.757.000 telespettatori e ad uno share del 62,4%. Anche Gay.it ha partecipato al voto della sala stampa, che ha visto Marco Mengoni primo davanti ad Elodie, agli struggenti ComaCose e ad un divisivo Ultimo. Un quarto posto che ha indispettitio Mario Adinolfi, per una sera ‘critico musicale’ su Twitter, tornato ad attaccare Mahmood per lo strameritato successo con Soldi del 2019 e la comunità LGBTQI+.
“Ultimo, voto 8″, ha cinguettato il leader del Popolo della Famiglia, per poi continuare. “Mahmood gli rubò un festival per ragioni politiche (bisognava mazzolare Salvini sugli immigrati) ora rischia d’essere scippato dall’esercito di gay, lesbiche e fluid immessi a forza tra i concorrenti. La canzone è potente, lui al piano è perfetto, il nuovo Venditti“.
Pioggia di commenti indignati e di sfottò per Adinolfi, che non contento ha sparato a zero anche su Ariete e Marco Mengoni. “Le carenze vocali affondano un brano-cliché sull’amore perso che prova ad essere interessante perché la storia riguarda due donne, secondo il neoconformismo dominante“, ha scritto il leader del PDF affibbiando un 3 alla cantante, per poi criticare persino il super favorito della vigilia.
“Dicono tutti che vince lui il festival, ma manca l’essenziale (per stare al bel brano con cui si impose a Sanremo dieci anni fa). Non vibra, non c’è sorpresa, sostanzialmente annoia. Impressionante però l’estensione vocale. Tanta tecnica, senz’anima“, con voto 6 al Mengoni nazionale.
E stasera si bissa, con Rosa Chemical pronto a scatenare la facile indignazione social di chi non vede l’ora di gridare al ‘mostro gender’ in diretta Rai.
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