Non è facile ammettere di volere stare bene. Significa riconoscere di attraversare un momento difficile, di essere fragili e vulnerabili. Ma non stupisce, non può sorprendere, se a farlo è Emma Marrone, che – questo va detto – da sempre si presenta sul palcoscenico a cuore nudo, sempre sincera, vicina a sé stessa. Proprio qualche settimana fa a Vanity Fair, la cantante salentina ha dichiarato di «voler mettere giù l’elmetto e la corazza, di non aver paura di fare le cose e di essere giudicata» e sarà l’Ariston a fare da palcoscenico a questa sua nuova spoliazione, a questa deposizione delle armi che ci mostrerà un’artista nuova, più leggera e spensierata.
Apnea, il brano in gara a Sanremo 2024, è un up-tempo sincopato e potente che non lascerà spazio alla noia e obbligherà a ballare o quanto meno ad alzarsi dalle sedie. Lei, più in forma che mai («Cercherò di essere un bel femminone», ha appena dichiarato ai microfoni di Antonella Clerici), vuole scatenarsi sul suo stesso canto e abbracciare un bisogno nuovo e urgente, quello di perdonarsi e lasciare andare qualche peso. Ciò che conta è volersi bene, concedersi di godere la gioia del brivido e dell’apnea. Stare senza fiato è una situazione innaturale, una vertigine che anticipa la morte e che spesso è associata all’angoscia e alla paura, ma in tempi come questi, di timore perenne, instabilità e fiato corto, è ora di rinunciare al respiro anche per le emozioni più belle, come gli innamoramenti e i furori. Al centro del brano, due frasi che diventeranno manifesti: «Mi fai sentire il brivido di stare bene» e «Non mi piace niente, ma tu mi togli il respiro». Anche nell’indolenza, insomma, scegliere cosa amare, verso cosa lanciare la pelle.
Alle prove generale di ieri all’Ariston, Emma ha convinto (leggi il nostro resoconto) >
La partecipazione di Emma al Festival – la sua quarta – arriva in coda a un periodo particolarmente fortunato, che ha sancito una resurrezione artistica e personale. Dopo mesi complessi, segnati non solo da una certa fatica e da un tentennamento estetico che l’ha allontanata dal fuoco sacro della musica, ma anche da lutti e da affanni legati ad antiche questioni di salute, l’album Souvenir torna a raccogliere le fotografie della vita di una donna sfaccettata. Una ragazza che è cresciuta, ha collezionato successi, vinto Sanremo e affrontato più di qualche caduta e che ora è pronta a guardare tutto da una prospettiva nuova e con sguardo serio, sì, ma mai gravoso, anzi leggero.
La Emma di oggi, che stasera tornerà a calcare il palco più famoso d’Italia, è diversa da quella che ha esordito nel 2011 al fianco dei Modà, da quella che ha trionfato l’anno successivo con Non è l’inferno e anche dalla donna che nel 2022 ha interpretato Ogni volta è così, omaggiando il corpo e il coraggio delle donne. La Emma di oggi è un’Emma nuova, più bella che mai, ancora più grintosa se possibile. Come sempre, irriverente e fastidiosa, smaccatamente sincera, ruvida e dolcissima.
Qui di seguito il testo di Apnea, scritta dalla stessa interprete con Davide Petrella, Paolo Antonacci e Julien Boverod
Ci incontriamo qui nei corridoi
Di un albergo
E mi chiedo
Se alla fine siamo ancora noi
O è diverso
Io non credo
Trovale tu le parole
Nelle onde del televisore
O del mare
Io
Se avessi un telecomando
Non ti cambierei mai
Io non so dove sto andando
Dimmi tu dove vai
Ti lascio un altro messaggio
Ma che te ne farai
Dimmelo quanto ti manco
Tu già lo sai
È colpa mia
Se adesso siamo in bilico
Ma è colpa tua
Hai gli occhi che mi uccidono
Lo sai però
Mi fai sentire il brivido di stare bene
Di stare insieme
E non è una bugia di quelle che si dicono
Per nostalgia
O solo per sputare via il veleno
Che tanto è tutto vero
Non mi piace niente ma tu mi togli il respiro
Apnea
Lasciami stare nel tuo temporale se grandini
Tagliami il cuore se vuoi con un paio di forbici
Chiamo l’avvocato
E gli dico tutto
Che sono cambiata
Che sono distrutta
Da quando sei andato perché
Non ho capito un cazzo di te
Scusami non parliamone più
C’hai ragione tu
È colpa mia se adesso siamo in bilico
Ma è colpa tua
Hai gli occhi che mi uccidono
Lo sai però
Mi fai sentire il brivido di stare bene
Di stare insieme
E non è una bugia di quelle che si dicono
Per nostalgia
O solo per sputare via il veleno
Che tanto è tutto vero
Non mi piace niente ma tu mi togli il respiro
Apnea
Ricordati com’ero
Che tanto è tutto vero
Non mi piace niente ma tu mi togli il respiro
Dimmi dimmi dimmi se ti va di fare tutto con me
Dimmi che rimani tutto quanto il weekend
Senza fare niente
Senza niente di che
Toglimi il respiro
Apnea
Ricordati com’ero
Che tanto è tutto vero
Non mi piace niente ma tu mi togli il respiro
Apnea
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