Commenti misogini sul reboot di Sex and the City. Sarah Jessica Parker: «Cosa devo fare? Scomparire?»

Sarah Jessica Parker, che sarà sulla copertina di Vogue di dicembre, ha commentato le critiche arrivate dai social su 'And Just Like That', il reboot di SATC che arriverà su Sky a dicembre.

Sarah Jessica Parker Gay.it
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Sex and the City. Un titolo, un’epoca segnata dalla serie tv e dai film tra i più iconici di sempre. Abbiamo seguito le vite di Carrie, Samantha, Charlotte e Miranda alle prese con la mondanità di New York, tra moda, eventi, relazioni e amori. Ed è di un anno fa l’annuncio di HBO sul sequel della serie, che tornerà sui piccoli schermi. La nuova serie si chiamerà And Just Like That e vedrà le amate protagoniste cinquantenni (fatta eccezione per Samantha, dal momento che Kim Cattrall non sarà nel reboot), «che hanno a che fare con problemi e relazioni tipici delle persone 50 anni».

L’annuncio del ritorno del gruppo di amiche ha immediatamente svegliato i social e i media, inizialmente con un’accoglienza calorosa e reazioni positive. Presto però, quando su Instagram iniziavano ad apparire le prime foto ufficiali dal set durante le riprese, i commenti si sono trasformati in critiche e giudizi sull’aspetto delle protagoniste. E Sarah Jessica Parker, che sarà sulla copertina di dicembre di Vogue, ha avuto giustamente qualcosa da dire a riguardo.

 

 

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«Ci sono così tante dicerie misogine su noi tre. Lo stesso non accadrebbe mai a un uomo. “Capelli grigi, capelli grigi, capelli grigi. Ha i capelli grigi?” Sono seduta con Andy Cohen, ha una testa piena di capelli grigi e lui è squisito. Perché per lui va bene? Non so cosa dirvi!».

Parker ha commentato le critiche più frequenti che arrivano al cast femminile, soprattutto riguardo le rughe.

«Tutti hanno qualcosa da dire: “ha troppe rughe, non ne ha abbastanza”. Sembra quasi che la gente non voglia che ci sentiamo perfettamente a posto con dove siamo, come se godessero se siamo addolorate da chi siamo oggi, se scegliamo di invecchiare naturalmente e non avere un aspetto perfetto, o se facciamo qualcosa che ci fa sentire meglio. So che aspetto ho. Non ho scelta. Cosa devo fare? Smettere di invecchiare? Scomparire?».

Michael Patrick King, che aveva lavorato anche alla serie originale, ha raccontato come «quando abbiamo annunciato And Just Like That ci sono state molte reazioni positive, ma una risposta stronza online è stata la condivisione di foto da The Golden Girls», altra serie cult degli anni Ottanta che vedeva come protagoniste quattro donne di mezza età in Florida. Il punto delle critiche sembra non concepire i 50 anni come un’altra possibile stagione d’oro nella vita delle donne: esistono solo le giovani fino ai 35 anni e poi la pensione in Florida, come ha scherzato il produttore.

 

 

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Lo stesso intento della serie non è quello di un ritorno al passato o di evocare la nostalgia delle protagoniste trentenni, e la stessa Cynthia Nixon è felice che And Just Like That mostrerà delle donne cinquantenni sessualmente attive. E non saranno nemmeno aggiunti personaggi più giovani, perché non c’è bisogno di nessun ringiovanimento.

Una polemica simile era nata lo scorso luglio, quando sul red carpet del Festival di Cannes alcune attrici, come Andie MacDowell, hanno sfilato mostrando i loro capelli grigi senza ritocchi. Subito i commenti sui social si sono scagliati contro il loro aspetto, a cui è stato risposto che abbracciare il proprio aspetto naturale e non essere sempre perfette è anche un simbolo di forza. Il reboot di Sex and the City promette già di celebrare questa forza, esattamente come ha sempre rappresentato le donne con le sue storie.

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